Sulle infrastrutture autostradali Chiamparino pur di attaccare il M5S nasconde le mancanze del suo governo regionale e del governo Renzi – Gentiloni.
Due anni fa l’assessore Balocco dichiarava che sarebbero stati sufficienti diciotto mesi di proroga per mettere a gara le concessioni di Ativa (tangenziale di Torino, A5 Ivrea – Torino, A21 Torino Piacenza). Passati due anni nulla si è visto. Ora attacca sulla sacrosanta proposta del M5S di nazionalizzare le autostrade italiane a seguito della tragedia di Genova paventando addirittura un congelamento degli investimenti. Ma gli investimenti sono stati bloccati durante le “concessioni regalate ai privati” e il governo del suo partito non ha né controllato né stimolato a farli.
Per quanto riguarda l’Asti Cuneo, invece di pensare alla manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema stradale provinciale della nostra regione, Chiamparino ed il PD preferiscono discorrere di argomenti di cui non hanno competenza. L’Asti-Cuneo è stata bloccata dal governo Renzi nel 2016 perché la galleria di Verduno è stata cancellata dal progetto per gli alti costi di costruzione.
C’è quindi da riscrivere il progetto e trovare un accordo col concessionario perché voglia completare l’opera. Il tutto passando da un’ennesima proroga della concessioni della Torino Milano in cui si usano gli utenti dell’autostrada facendogli pagare un’opera necessaria ma non redditizia come l’Asti – Cuneo. Insomma, l’ennesimo regalo del PD ai concessionari, in questo caso i Gavio, gruppo imprenditoriale che in passato ha legittimamente sostenuto diverse forze politiche di destra e sinistra.
Confidiamo nel ministro Toninelli affinché il governo faccia sì che l’opera sia completata nel modo più celere e conveniente per i cittadini e che quanto pagato con le tasche dei cittadini sia reinvestito in interventi utili. Un buon cambiamento rispetto alle passate gestioni politiche.
Gruppo Consiliare M5S Piemonte