In paese se ne parlava da tempo, da quando cioè un assicurato aveva scoperto che il denaro versato da anni, all’agente di fiducia, non era mai stato girato, come previsto, all’ente assicurativo.
L’indagine dei Carabineri della Stazione di Cavallermaggiore coadiuvati da quelli della Compagnia di Savigliano è inziata proprio così. Nel mese di maggio u.s. un commercialista, per conto di un suo cliente, chiede all’agenzia generale di un’assicurazione la copia della ricevuta dei versamenti di un fondo pensione, oltre 4mila Euro, e scopre che per circa tre anni su quel fondo non era stato versato neanche un centesimo.
L’agente sollecitato dall’agenzia generale “rassicura” tutti dicendo che il denaro è stato effettivamente versato ma consegna al cliente un ricevuta del 2014 e, a quel punto, scatta il controllo e si scopre che la ricevuta è stata palesemente contraffatta.
I responsabili dell’assicurazione fanno un controllo più approfondito e scoprono che alcuni fondi pensione e polizze vita dell’agenzia monitorata, i cui pagamenti potevano essere sospesi dagli stessi interessati, sono scoperti benchè i clienti dichiarano di aver regolarmente pagato le rate.
A questo punto gli stessi si recano in caserma e sporgono, contro il proprio agente, un denuncia per truffa, appropriazione indebita falso in scrittura privata. In breve i Carabinieri svolgono approfondite indagini e individuano 17 clienti che a loro volta denunciano l’assicuratore.
Di fatto l’agente si faceva pagare o in contanti o con assegni non intestati, asserendo che in seguito vi avrebbe apposto il timbro dell’assicurazione, che poi incassava sul proprio conto corrente. Al momento si stima che il danno ammonti a 100/150 mila Euro. Sono stati identificati almeno altri 20 clienti truffati che nei prossimi giorni verrano invitati in caserma. Sono in corso accertamenti per stabilire come l’assicuratore abbia impiegato il denaro distratto.
c.s.