Quinta tappa del nostro tour tra le compagini di Eccellenza, questa volta con meta a Fossano, una delle città segnate con una croce in questa stagione 2018/19.
Cosa lascia l’estate
Massima attenzione, infatti, alla squadra di Viassi, assemblata in ogni suo pezzo dal tecnico, una sorta di fac totum per gli azzurri. Dopo la scorsa stagione, che alcuni hanno definito deludente, i mesi di giugno e luglio hanno portato poche ma ragionate pedine, tutte di altissimo livello.
I giovani sono sempre di casa: Scotto, classe 2001, il ritorno di Galvagno per il reparto offensivo, la possibile consacrazione di Brungaj e Gasco.
Per una volta, però, al centro dell’attenzione sono stati i vecchi, come forse non accadeva da anni nella città degli Acaja: prima il ritorno in grande stile di Alfiero, pronto a riformare con Romani la miglior coppia della categoria, quindi il colpo da novanta rappresentato da Marco Cristini, che ha svestito i panni del figliol prodigo a Cuneo per iniziare a pensare al dopo-carriera, sposando il progetto azzurro a trentatré anni.
Colpi importanti, ma occhio agli addii di Sammartino e, all’ultimo, di Tavella: due pedine ormai fondamentali nello scacchiere tattico, che hanno salutato lasciando vuoti importanti.
La formazione tipo
A Fossano non ci si snatura. Era 4-2-3-1 già ai tempi della Promozione (primo anno di Viassi) ed è 4-2-3-1 anche oggi, così da esaltare le qualità degli esterni creando però nella colonna centrale il vero punto di forza della squadra.
Tra i pali c’è Merlano, su cui Viassi crede molto, tanto da aver detto che molto cambierà con la sua presenza sin dal ritiro estivo. In difesa viva la gioventù, con Brondino e Campana sugli esterni (già, sono ancora fuori quota) e due centrali a scelta tra Mozzone, Bottasso, Sampò ed il diciassettenne ex Torino Scotto, che il tecnico ritiene già pronto.
In mezzo Cristini con Federico Galvagno, a dare muscoli alle spalle di Armando, Romani ed uno tra Giraudo e Jack Galvagno. Davanti bomber Alfiero, che proverà a ripetere l’exploit di due stagioni orsono.
La stella
Diciamo Marco Cristini, senza nulla togliere a Romani ed Alfiero, fondamentali rispettivamente con assist e gol per le vittorie delle partite. Il trentatreenne ex Mantova e Cuneo, però, è storia a parte.
Nessun centrocampista in categoria vanta il suo curriculum e soprattutto nessuno come lui arriva direttamente dal calcio dei professionisti. La svolta per il Fossano potrebbe essere proprio lì: dal centrocampo giovane dello scorso anno ad una mediana di sostanza ed esperienza. Se Marco riuscirà a trovare la giusta continuità, ce ne sarà per pochi.