Dal fossanese, a Narzole, terra che da sempre vive il calcio con grande entusiasmo e passione. Lo speciale sull’Eccellenza 2018/19 di Ideawebtv.it fa tappa in casa dei biancorossi, pronti a vivere il loro Perlo-bis.
Che cosa lascia l’estate
L’estate narzolese ha portato un’ampia rivoluzione, a partire dalla testa, con l’avvento di un nuovo e per certi versi vulcanico presidente come Castellino, uomo dalle idee chiare e rappresentante primo della filosofia che vede nella Benarzole la fusione tra tante realtà territoriali, a partire dalle due che ne compongono il nome: Bene Vagienna e Narzole.
Quindi, il ritorno di Perlo dopo l’esperienza in tandem di Bittolo Bon e Burgato, seguito da un’ampia schiera di fedelissimi da Revello, come gli Agù, Franco e Stefano Pedrini.
Pesano, però, gli addii di Parussa e Tandurella, per un attacco completamente rivoluzionato.
Già, proprio lì dove poteva arrivare un altro “perliano”, Umberto Pedrini, che ha invece scelto di fermarsi per lavoro, lasciando a bocca asciutta due corteggiatori come Revello, vecchio fidanzato, e Benarzole appunto, promesso sposo.
La formazione tipo
Perlo a Revello ha saputo costruire un undici di titolarissimi, facendo di necessità virtù e valorizzando al massimo la rosa mai troppo ampia a disposizione. In biancorosso però potrà dare sfogo a tutta la sua inventiva, con tante varianti di gioco possibili, dalla difesa a tre fino a quella a quattro, con tre trequartisti.
In Coppa ha schierato il 3-5-2, che potrebbe essere confermato ad inizio stagione, in attesa di riavere a disposizione anche il 1995 Sclauzero, che si allena con la squadra e potrà essere fondamentale.
Difficile quindi fare una previsione definitiva. Certo è Baudena tra i pali, ma davanti a lui le scelte sono molteplici, con sei giocatori per tre o quattro posti. Ipotizziamo Lamantia, Ferrero e Franco, con Edoardo Agù prima alternativa.
Nel mezzo Vallati con Bergesio e Ba ai lati e Federico Agù come prima alternativa. Sugli esterni Porcaro e Shaker, con il primo lasciato fuori in caso di passaggio alla difesa a quattro ed al centrocampo a tre.
Davanti Parussa sostenuto da Cerutti, fortemente interscambiabili. Tante varianti per una squadra completa.
La stella
Scegliamo Manuel Vallati, perché alla soglia dei trent’anni potrà dare ai suoi tanto: fisicità, esperienza e grande carisma, essendo legatissimo ai colori biancorossi ed al tecnico che ha scelto di costruirci attorno il nuovo progetto tecnico. Due ruoli possibili, come leader di una difesa di giovincelli o come centrocampista tuttofare in una mediana foltissima, con Ba, Bergesio, Sclauzero e Federico Agù. A lui il compito di tenere le redini di una bella rosa, chiamata a fare bel calcio da Perlo.