Si stanno intensificando oramai da settimane, in vista anche della piena ripresa delle attività amministrative comunali, e dell’avvio di fatto della campagna elettorale per il 2019, le discussioni relative ai progetti di recupero dell’area ex Molino Cordero, dove 11 anni fa si verificò la devastante esplosione che scosse tutti noi con la morte di 5 operai e padri di famiglia.
Una vicenda di cui la Città di Fossano porta le ferite tuttora, e rispetto alla quale – come ho sempre avuto modo di sottolineare – ogni progetto di risanamento deve tenere saldamente unite le esigenze del rilancio economico e quelle della Memoria.
Sul piano strettamente giuridico e amministrativo, il ruolo del Comune non può sovrapporsi a quelle che sono state le scelte e le decisioni dell’autorità giudiziaria in merito all’assegnazione dell’area al privato aggiudicatario dell’asta immobiliare, però sul piano del coordinamento urbanistico possiamo senza dubbio dire la nostra.
Da sempre sono convinta sostenitrice dell’idea che aspetti economici ed etico-commemorativi possano e debbano andare d’accordo, in quanto il degrado sarebbe la non-soluzione peggiore per tutti.
La sfida per ciascuno di noi, in quanto amministratori comunali, nella sola sede dove in questo caso per legge possiamo avere voce in capitolo, vale a dire quella urbanistica, è far sì che questo equilibrio possa essere raggiunto e specificato nel modo migliore. È possibile e soprattutto doveroso che sia così.
Il progetto che prevede la realizzazione di un supermercato, accanto alla valorizzazione del monumento dedicato alle Vittime del 2007, senza dubbio continuerà ad alimentare le discussioni anche per i giorni e le settimane a venire. La mia opinione e l’auspicio è che il dibattito non assuma delle pieghe ai limiti dell’ideologico ma realizzi gli obiettivi, doverosi, dell’interesse pubblico attraverso gli strumenti normativi economico-sociali messi a disposizione dalla legge del 2011 in tema di rigenerazione urbana, e sono lieta che a distanza di anni questa opportunità, messa a disposizione dal Governo Lega-Pdl dell’epoca, trovi riconoscimento e applicazione anche a Fossano.
Il mio parere è che non ci si debba concentrare unicamente sullo stretto perimetro dell’area in questione, ma vada presa in considerazione la possibilità di valorizzare anche alcuni particolari esterni, penso per esempio alla rotatoria all’incrocio stradale di fronte all’ex Molino e che potrebbe essere utilizzata in funzione anch’essa commemorativa e di richiamo ai valori della sicurezza lavorativa e stradale spesso fra loro collegati.
Accanto all’opera di commemorazione, ritengo tuttavia che bisogna agire nella concretezza della prevenzione, e la tematica degli infortuni sul lavoro, non di rado tragici e mortali, in una terra e in una provincia come la nostra interessa settori strategici come anche l’agricoltura, dove la svista di pochi istanti può costare la vita. Per questo motivo, occorre – anziché burocratizzare gli investimenti privati – fare degli stessi una leva per attivare progetti e interventi dove alla commemorazione del passato si abbini la prevenzione per il presente e il futuro.
Anna Mantini
Capogruppo Lega Fossano