Un profumo si vaporizza nell’aria e ci avvolge con piccole particelle ricche di fragranze, ricordi, emozioni. In un semplice gesto è racchiusa un’arte antichissima che, a partire dal 27 settembre, si svela presso il MÚSES: ACCADEMIA EUROPEA DELLE ESSENZE di Savigliano, un luogo in cui viaggiare con i sensi grazie a laboratori didattici, installazioni artistiche-sensoriali e spazi d’interazione dedicati alla storia e alla tecnologia del profumo.
Partecipando ai laboratori del MÚSES: ACCADEMIA EUROPEA DELLE ESSENZE si impara a riconoscere le essenze, a creare un proprio profumo personalizzato, un unguento o un cosmetico naturale e non solo. L’aula polifunzionale composta da 18 postazioni multimediali tra le più innovative in Italia per qualità tecniche e prestazioni nell’analisi sensoriale, propone momenti di formazione, didattica e laboratorialità per il grande pubblico ma anche per un’utenza specializzata, in continua evoluzione.
Lungo il percorso espositivo video installazioni, strumentazioni d’epoca, personaggi che hanno innovato le tecniche produttive, svelano i segreti dell’arte profumiera nei secoli: da Bisanzio a Venezia seguendo le rotte degli oli e delle spezie; dal Piemonte al resto d’Europa con l’affascinante saga dell’acqua di Colonia. Venezia è il perno di un viaggio nella storia e nella tradizione che arriva fino a noi con il prestigioso marchio The Merchant of Venice, nato dall’esperienza del gruppo Mavive Spa, immagine del profumo italiano nel mondo, partner del Progetto MÚSES.
Il MÚSES: ACCADEMIA EUROPEA DELLE ESSENZE accompagna l’esperienza dei laboratori con installazioni d’arte sensoriali, con cui ritrovare, all’interno di momenti d’interazione, i profumi conosciuti durante i corsi. Artisti internazionali provenienti da Italia, Giappone, Slovenia, Germania, hanno interpretato con opere site-specific il territorio piemontese, ricco di tradizione e tra i primi nella produzione di erbe officinali ed aromatiche. Al momento sono presenti capolavori di Franz Staehler, Angela Colonna, Kensuke Koike, Ryts Monet, Roberto Pugliese, Tamara Repetto, Maja Smrekar, Andrej Strehovec, Špela Volčič, selezionati da Aurora Fonda, curatrice del padiglione sloveno alla 56° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e direttrice della School for Curatorial Studies di Venezia.
Si completa così il mosaico delle tre anime del polo tecno-sensoriale di Savigliano: il genius loci tra l’aroma, la tecnologia e il potere estetico simbolico dell’arte. Si tratta di un’operazione altamente innovativa sotto il profilo delle competenze trasversali e dell’ibridazione tra discipline e saperi generalmente agli antipodi, che risultano stavolta connessi da un filo rosso che ne esalta l’unione.
In tal senso la tecnologia valorizza il lavoro degli artisti contemporanei, ed è così che il connubio tra questi due elementi sottolinea e rende forte, chiara e percepita distintamente (quasi materializzata) l’identità di un territorio attraverso le sue impronte aromatiche. Da questo punto di vista il MÚSES di Savigliano si configura come l’unico polo museale al mondo ad offrire una simile proposta culturale.
Il MÚSES si sviluppa su due piani del Palazzo Taffini d’Acceglio, un edificio rappresentativo, per pregi architettonici e decorazioni, dell’ambiente sabaudo saviglianese sei-settecentesco; la corte d’onore a piano terreno è destinata a “Giardino dei sensi”, curato da Maria Luce Reyneri con la consulenza botanica di Rosanna Caramiello: alcentro domina la scultura opera di Franz Staehler.
Il complesso è stato aperto alle visite da domenica 27 settembre in occasione della manifestazione “Savigliano da perdere i sensi”, con un ricco calendario di proposte e laboratori.
“Savigliano è orgogliosa di ospitare il MÚSES, primo polo tecno-sensoriale italiano dedicato alle erbe aromatiche del territorio. – così il sindaco Claudio Cussa – La nostra Città ancora una volta ha saputo guardare lontano e sostenere idee innovative. Un territorio, il nostro, che è sempre stato aperto alle nuove esperienze, storicamente all’avanguardia nella meccanizzazione agricola e approdo della seconda linea ferroviaria in Italia, la Torino-Savigliano, primo passo di quella produzione ferroviaria che l’ha resa polo di eccellenza anche in ambito industriale“.
Il MÚSES: ACCADEMIA EUROPEA DELLE ESSENZE nasce nell’ambito di progettualità europee dell’Associazione Terre dei Savoia, che ha ideato e realizzato l’allestimento sotto la guida del suo curatore Umberto Pecchini, supportata dalle competenze di Mavive Spa, già sperimentate per la nascita del Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia con il suo “Percorso del Profumo”, e di Chiara Isadora Artico, coordinatrice del progetto preliminare e Giancarlo Ottolini, consulente scientifico. Grazie al MÚSES si sono allargati i rapporti internazionali con collaborazioni e prestiti da istituzioni prestigiose quali: Farina Haus di Colonia, Biblioteca Nazionale di Madrid, Biblioteca di Vienna, British Museum, Biblioteca di Lione, Officina di S.M.Novella a Firenze, il nascente museo del Comune di Santa Maria Maggiore del Verbano, ASTUT Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino.
Il MÚSES: ACCADEMIA EUROPEA DELLE ESSENZE rende omaggio alla tradizione accademica e produttiva specifica del luogo, rappresentata dalla stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco e DISAFA – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari; si avvale inoltre dell’importante apporto della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano, del Comune e dell’Ente Manifestazioni di Savigliano e del contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino e Cassa di Risparmio di Fossano, che hanno fortemente sostenuto il progetto fin dalla sua nascita.