Cuneo: “Piazze sicure”, controlli della Polizia nelle zone più a rischio (VIDEO)

L'attività si svolge anche in prossimità delle scuole. Il commento del questore Ricifari: "Vogliamo dare tranquillità ai cittadini e ai gestori dei locali frequentati da persone che vivono ai margini della legalità"

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Dal 21 settembre la Polizia di Cuneo ha avviato un’attività di controllo preventivo e mirato di alcune zone della città. “Piazze sicure”, questo il nome dell’operazione, è nata con l’obiettivo di monitorare , soprattutto nelle ore serali e notturne, le zone cittadine e i locali abitualmente teatro di piccoli episodi di criminalità.

“L’input ci è arrivato direttamente dalle associazioni di categoria – ha spiegato il questore Emanuele Ricifari -. L’obiettivo è quello di dissuadere i soggetti che vivono ai margini della legalità, spesso protagonisti di risse o altri episodi simili, e allo stesso tempo garantire la tranquillità della gestione degli esercizi commerciali”. Le aree sono quelle di corso Giolitti (zona stazione), Lungo Stura, piazza Boves e corso Nizza, controllate in maniera mirata in giorni ed orari prestabiliti. In tre occasioni c’è stato anche il supporto del Reparto prevenzione crimine di Torino.

La prima verifica ha permesso di identificare 60 persone (18 italiani), di cui 39 sono risultate con precedenti, e 3 esercizi pubblici. Durante la seconda giornata sono stati 96 i soggetti controllati e 4 i locali; due gli indagati. Infine, nella terza attività 78 persone identificate (2 indagati per disturbo della quiete e ubriachezza molesta) e sanzioni amministrative per due esercizi pubblici.

“La notizia positiva è che non sono stati rilevati soggetti irregolari – ha concluso Ricifari -, a testimonianza che in questo territorio il tasso di cittadini non in regola è molto basso rispetto ad altre realtà. Il dato negativo è invece che in molti locali c’è una frequentazione abituale di persone con precedenti penali, anche recenti”.

Non solo controlli notturni. L’attività della Polizia di Cuneo si è sviluppata anche nelle ore mattutine, in coincidenza dell’apertura delle scuole. In questo caso, l’obiettivo è verificare che non ci siano situazioni di disturbo poco sane per gli studenti e rilevare se ci siano abituali evasioni dall’obbligo scolastico che alla lunga possano creare situazioni più gravi. I servizi proseguiranno.

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