Pet-coke, il M5S presenta interrogazione parlamentare: “Sul tema Renzi come Berlusconi”

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“Se oggi il pet-coke è considerato nel nostro ordinamento un combustibile a basso costo ambito da molte aziende perché commercialmente conveniente, gli italiani devono ringraziare Silvio Berlusconi, che nel 2002 per fare un favore a Eni ha modificato la normativa che lo classificava come rifiuto pericolo”.

E’ quanto afferma Mirko Busto, portavoce del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera, presentando un’interrogazione parlamentare di cui è primo firmatario, sulle problematiche ambientali relative all’uso del pet-coke in Italia.

 

“Berlusconi ha creato un ecomostro di proporzioni inimmaginabili – afferma Busto – ma il governo Renzi non sembra essere preoccupato che sempre più aziende facciano richiesta di utilizzare il pet-coke paventando la minaccia del licenziamento dei lavoratori, come è capitato in questi giorni alla Unicalce di Bernezzo”.

 

“Il pet-coke è l’ultimo scarto del petrolio e – sottolinea il parlamentare – contiene sostanze estremamente pericolose per la salute umana e la salubrità dell’ambiente, non a caso prima dell’intervento di Berlusconi le aziende che lo utilizzavano come combustibile venivano considerate alla stregua di inceneritori abusivi”.

 

“Non è ammissibile – incalza Busto – che il governo giustifichi ancora l’utilizzo di questo materiale altamente inquinante per dare alle aziende la possibilità di rimettere a posto i loro conti. Con questa interrogazione i ministri competenti dovranno dirci chiaramente se rimetteranno mano alla normativa per rendere quanto meno più restrittive le regole del suo utilizzo, diversamente sarà chiaro ancora una volta che tra Berlusconi e Renzi non ci sono poi molte differenze”.

 

c.s.