«La nostra è la storia di una comunità eccezionale, fortunata e benedetta da Dio per tante ragioni, non solo per le bellezze paesaggistiche, ma soprattutto per le persone straordinarie che hanno costruito tutto questo avendo la capacità di guardare dove altri non vedevano, trasformando un territorio che nel 1895 e poi negli anni ‘30 era senza speranza e nessuno avrebbe scommesso una moneta su ciò che poi siamo diventati».
E’ quanto ha dichiarato il Sindaco di Alba Maurizio Marello durante il suo intervento all’interno del Consiglio di Amministrazione di Banca d’Alba aperto alle istituzioni ed al mondo del credito cooperativo in occasione dei 120 anni dell’istituto nato nel 1895, martedì 20 ottobre nella sala conferenze del Palazzo in via Cavour.
Parlando all’incontro coordinato dall’ex giornalista del quotidiano La Stampa Sergio Miravalle, con gli interventi del Direttore Riccardo Corino e del Presidente Felice Cerruti, il Sindaco Maurizio Marello ha aggiunto: «Quest’anno abbiamo avuto alcune occasioni per soffermarci sul nostro passato e riflettere sulla nostra storia: l’intitolazione della sala consigliare a Teodoro Bubbio, la morte di Carlo Miroglio, l’intitolazione di piazza Savona al signor Michele Ferrero. Persone con la capacità di guardare avanti e di costruire ciò che è stato costruito in una comunità mosaico con tanti pezzi fondamentali. Uno di questi è stato il capitolo con il mutualismo, la cooperazione, la dottrina sociale della chiesa nata in quegli anni, nel fermento del cattolicesimo sociale conosciuto nelle nostre parrocchie che hanno portato la gente a mettersi assieme. Questa grandissima esperienza ha contribuito a trasformare questa terra. Per Banca d’Alba è stato strategico il passaggio del 1998 quando si è deciso di unire tre casse rurali creando qualcosa di nuovo. Passaggio fondamentale, consono al modo di fare di questa terra e della nostra gente fortemente ancorata alle radici guardando oltre, accettando nuove sfide in un territorio internazionale sotto il profilo turistico ma anche sociale per una comunità accogliente e solidale. Vi ringrazio per il modo in cui avete operato, per la vicinanza alle imprese ed ai cittadini del territorio ma soprattutto per la capacità di guardare avanti. Vi auguro di continuare questa bellissima storia».
Durante la mattinata sono stati presentati al pubblico gli eventi organizzati per celebrare i 120 anni di Banca d’Alba. In collaborazione con Collisioni, il programma degli incontri letterari prevede per il 31 ottobre lo scrittore francese Daniel Pennac al Teatro Sociale “G. Busca” con un doppio appuntamento: alle ore 10.00 l’incontro con gli allievi delle scuole superiori di Alba, alle ore 21.00 uno spettacolo teatrale di e con Daniel Pennac. Poi il 5 novembre il Palazzo di via Cavour ospita Bruno Tognolini con il suo libro “Rime Raminghe”. Successivamente sabato 7 novembre ci saranno il regista Pupi Avati alle 17.30 e Walter Veltroni alle 18.30. Sempre il 7 novembre ma al Teatro Sociale alle ore 15.00 il convegno “Cooperare” mentre domenica 8 novembre alle 15.30, lo spettacolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Inoltre, per tutto il week end sarà visitabile il Palazzo Banca d’Alba. Poi, il 22 novembre alle 11.00 in via Cavour, Giovanni Tesio parlerà del senso della poesia nel presente.
Il calendario di eventi include anche due mostre: “1945-2015: 70 anni di storia tra musica e cinema” a Palazzo Banca d’Alba fino all’8 novembre, mentre alla galleria “Busto Mistero” c’è “Divincertezza” con le immagini di Paolo Fresu fino al 14 novembre.