Un’esperienza emozionante e formativa che Virginia ha deciso di raccontarci in questa lettera che riceviamo e pubblichiamo:
Buongiorno! Sono Virginia Girello, ho sedici anni (diciassette a Dicembre) e sono di Saluzzo (CN), anche se oramai posso considerare Sedona (AZ) la mia seconda casa.
Sono arrivata il 28 luglio, con valige e borsoni pieni di vestiti, ma soprattutto con la mente colma di pensieri, preoccupazioni ed emozioni che si sono trasformati in felicità pura nel momento in cui ho abbracciato la mia “host mom” all’aeroporto.
Sono stata piuttosto fortunata poiché non avrei potuto chiedere una famiglia migliore e credo che sia una delle parti più importanti di un Exchange. La mia famiglia è composta dalla mamma, Michelle, con cui ho un rapporto davvero speciale; il papà, Martin, con cui vado a correre durante il weekend; due fratelli, Brian e Nathan, l’unico che vive ancora a casa e una sorella, Lauren, che viene spesso a trovarci con il suo piccolo Liam.
Sono passati soltanto tre mesi e mezzo dal mio arrivo, ma ho già vissuto tantissime esperienze nuove, entrando a contatto con la cultura americana: ero una cheerleader; ho iniziato a capire e apprezzare le regole del football americano; sono andata al primo ballo della scuola; ho provato il mio primo “corndog”, ho dormito in una tenda nel bel mezzo del Grand Canyon..
Inoltre, sono piuttosto fortunata perchè Sedona è uno dei posti più mozzafiato negli Stati Uniti: è incredibile svegliarsi ogni giorno e vedere di fronte a sé questo paesaggio magnifico caratterizzato dalle “Red rocks” che hanno forme e nomi particolarissimi.
In particolar modo, questa avventura mi sta aiutando a crescere e maturare, in quanto ho realizzato quanto sia importante essere supportati dalla propria famiglia e dai propri amici anche a migliaia di chilometri di distanza ed, allo stesso tempo, ho imparato ciò si può ottenere credendo in sé stessi e nei propri sogni, non facendosi demoralizzare dalle difficoltà ad ambientarsi in un posto completamente differente, con persone, lingua e abitudini totalmente diversi.
È davvero difficile esprimere a parole tutte le emozioni che ho provato e che sto provando, ma posso solamente affermare che compilare tutti quei documenti lo scorso Gennaio è stata una delle migliori scelte che io abbia mai potuto prendere e che consiglio fortemente a chiunque abbia il pensiero di voler intraprendere la medesima esperienza.
Ringrazio infinitamente il Rotary per avermi dato questa opportunità e per permettermi di fare amicizie con studenti da ogni parte del mondo e ringrazio tutta la mia famiglia che si è messa in gioco e ha accettato di sostenermi in questo percorso.
“Un anno di vita, una vita in un anno”.