La chiusura dello stabilimento Michelin di Fossano ed i licenziamenti decisi dall’azienda francese in territorio italiano (non solo nel cuneese) sono destinati a far discutere anche in sede politica per parecchio tempo. Ad intervenire sulla vicenda è stata anche la Lega Nord, attraverso il segretario Matteo Salvini ed il consigliere regionale Gianna Gancia.
Entrambi hanno attaccato il governo, mettendo in discussione la più volte annunciata ripresa economica e contestando, di fatto, un assenteisimo dell’esecutivo in casi come questi. Bersaglio numero uno del leader del Carroccio è stato ancora una volta il premier Matteo Renzi, chiamato in causa direttamente tramite i social network:
Mentre Renzi chiacchiera e litiga, la multinazionale Michelin annuncia 578 LICENZIAMENTI in Italia nei prossimi mesi: 400 a Fossano (Cuneo), 120 a Torino, 30 ad Alessandria e 28 a Tribano (Padova).
Altre 578 famiglie nell’angoscia, alla faccia della “ripresa economica”.
Io sarò, anche personalmente, al fianco di donne e uomini di queste fabbriche.
Renzi, tu che sei al governo, che fai???
Messaggio simile, ma rivolto anche al Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, da parte di Gianna Gancia:
Dove sono Chiamparino e Renzi, che continuano a predicare che tutto va bene e la crisi è finita? A casa dovrebbero andarci loro, non certo i lavoratori della Michelin di Fossano che hanno la sola colpa di aver sempre fatto il loro dovere, come tutti nella nostra laboriosa provincia, senza lamentarsi mai.
Intanto, adesione pari al 90% per lo sciopero indetto dalle sigle sindacali oggi in fabbrica a Fossano, con gli operai che hanno sfilato, bloccando anche la strada statale 28 in segno di protesta: presente anche il segretario della FIOM Landini, il quale ha garantito una dura battaglia a favore dei 400 lavoratori il cui futuro, ora, si prospetta drammatico.
Redazione Ideawebtv.it
In foto un momento dello sciopero