“Liberiamoci e ripartiamo”: la Lega Nord sfila a Cuneo contro il Governo Renzi | Fra i temi del corteo, a cui hanno aderito un centinaio di persone, anche la prossima apertura del centro islamico in Corso Gramsci

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“Liberiamoci e ripartiamo”: con questo slogan, nella testa ed impresso sullo striscione che apriva il corteo, un centinaio di militanti della Lega Nord ha partecipato alla protesta andata in scena questa sera a Cuneo.

Ritrovo alle 17,45 davanti alle Poste centrali, in via Bonelli, poi il corteo ha attraversato via Roma, per arrivare fino di fronte alla Prefettura. In prima fila i rappresentanti più importanti del Carroccio a livello provinciale: il segretario provinciale Giorgio Bergesio, la presidente del Gruppo Lega Nord in Consiglio regionale ed ex presidente della Provincia Gianna Gancia, il segretario della sezione di Cuneo Simone Mauro e quello della sezione di Bra Federico Gregorio.

 

Più indietro una bara, portata sulle spalle da alcuni militanti, avvolta da una bandiera tricolore e con impressa la scritta: “Con questo governo è morta la libertà – democrazia – sanità – sicurezza – lavoro – servizi“. Chiarissimo il messaggio: “Vogliamo liberarci di questo governo che sta dando un sacco di problemi al Paese e nessuna soluzione a quelle che sono le vere necessità” ha spiegato il segretario provinciale Bergesio. Disoccupazione, servizi pubblici essenziali tagliati, riduzione delle risorse per gli enti locali, immigrazione clandestina: sono questi i motivi della protesta nei confronti del governo Renzi. L’attualità ha proposto purtroppo nuovi spunti ai manifestanti, con la vicenda, freschissima, della chiusura dello stabilimento Michelin di Fossano e con quella, che va avanti da mesi, della Gec di Cuneo. Per tutti questi lavoratori parole di solidarietà e grida di allarme da parte di coloro che hanno preso la parola davanti alla Prefettura, quando il corteo si è fermato: Bergesio, Mauro, Gancia .

 

“Stop invasione” e “No al centro islamico” sono invece gli slogan impressi sulle pettorine indossate dai manifestanti: la protesta aveva infatti anche l’obiettivo di sensibilizzare i cuneesi sul centro islamico in fase di completamento in corso Gramsci, che potrebbe diventare una vera e propria moschea. Da segnalare, durante il corteo leghista in via Roma, l’incrocio con alcuni esponenti di opposta fede politica, che hanno srotolato uno striscione rosso (“Ladroni a casa nostra: la Padania non esiste”). Sfottò e qualche botta e risposta tra i due gruppi, poi i manifestanti leghisti hanno proseguito la loro camminata. Il corteo si inserisce in una tre giorni di iniziative della Lega in tutta Italia: domani ci saranno presidi di protesta in oltre 20 centri della Granda, mentre domenica il Carroccio si sposterà in massa a Bologna per la grande protesta guidata dal leader Matteo Salvini.

 

GDS

In foto la testa del corteo in Via Roma