Mondovì: il Festival dei Giovani Musicisti Europei si chiude con la standing ovation per Alberto Ferro

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Si è chiusa con il pubblico in piedi ad applaudire il pianista Alberto Ferro. Un’edizione da incorniciare, la terza del Festival dei Giovani Musicisti Europei. Gli organizzatori di Linus Cultura, ancora una volta, hanno portato a Mondovì il meglio del panorama continentale.
Dulcis in fundo, domenica, il siciliano Alberto Ferro, appena ventiduenne.

«Lo seguo da circa due anni – spiega l’anima artistica della manifestazione, Lutz Lüdemann – e l’ho visto vincere un concorso dietro l’altro. Ha dimostrato una tecnica incredibile, presentando un programma fantastico. Spesso i giovani evitano di buttarsi in musiche classiche come può essere Beethoven. Lui invece ha eseguito una sonata (l’Opus 10)… E come l’ha eseguita!».

Pubblico in visibilio ed addirittura un doppio bis, suonato con charme e temperamento. «Alberto Ferro – spiega ancora Lutz Lüdemann – ha saputo trascinare la sala, alcune persone addirittura ballavano, con Rossini. Non poteva esserci un finale migliore per il nostro Festival».

È stato un gran Festival, che ha visto esibirsi i giovani piemontesi Alice Nasi (arpa, di Vicoforte) Ginevra Chiolero (pianoforte), Giovanni Carraria Martinotti (pianoforte), il quintetto di fiati “Qunst Bläserquintett” dalla Germania, i cantanti dell’Accademia di Osimo, la violoncellista e cantante tedesca Janina Ruh accompagnata dal pianista russo Boris Kusnezow.

«Ogni concerto – è il bilancio finale di Lutz Lüdemann – ha visto un qualcosa di speciale. La “sorpresa” di quest’anno erano le voci, e non è stata l’unica. Io credo che la qualità sia fondamentale – un requisito base -, ma non dobbiamo mai dimenticare che la musica deve far divertire il pubblico. Ringrazio le tante persone che hanno partecipato con passione ai concerti (e contribuendo con le loro offerte) e tutti coloro che hanno sostenuto la nostra manifestazione. L’appuntamento, ovviamente, è al prossimo anno: e abbiamo già in serbo nuove idee».

c.s.