E’ stata una partita dai risvolti quasi clamorosi quella giocata tra Azzurra e Busca. L’ 1-1 finale fa solo da cornice ad un vero e proprio bollettino di guerra, condito da ben 5 espulsioni. Al termine del match era su tutte le furie patron Patrizio Topazi, che descrive con dure parole l’ambiente presente attorno alla gara.
“Ero in panchina, come negli ultimi dieci anni di presidenza, ribadisco: in panchina! Promozione, Eccellenza, Promozione e Prima categoria!
Vista appunto anche la mia maturità sia calcistica che di età, nella gara odierna, ho operato nel corso di tutto l’incontro per evitare che i miei tesserati si rendessero responsabili di atti scorretti! Proprio mentre stavo accompagnando fuori un giocatore in una fase finale concitata, mi sono sentito apostrofare con un epiteto pesante da un dirigente avversario che dopo avermi insultato alla mia contestazione mi intimava di stare zitto e richiamava l’attenzione dell’arbitro sul fatto che io invece di rispondergli per le rime gli facevo il cenno di stare zitto con l’indice sulle labbra e che avrebbe dovuto “cacciarmi” dal campo. Nonostante ciò, ho finito l’incontro, ho richiamato i miei giocatori alla fine verso la nostra panchina, ho evitato altri problemi in uscita dal campo e poi ho detto che non sarei più andato con i miei ragazzi in futuro! Questa pessima giornata di sport è la peggiore da quando sono Presidente del Busca Calcio. Non voglio colpevolizzare nessuno, ma le colpe sono equamente distribuite tra tutte le parti in campo: 25% al Busca, 25% all’Azzurra, 25% al signor Nervo della sezione di Bra che non è stato in grado di gestire l’incontro sotto il profilo disciplinare, ben conscio delle conseguenze che ne deriveranno dalle mie affermazioni, ed infine il 25% a quei deficienti, ignoranti e cerebrolesi che in settimana, poco prima e durante l’incontro hanno alzato il livello dello scontro.
Chiedo scusa da parte del Busca a nome dei miei tesserati nel caso si fossero resi responsabili di atti inconsulti o di gesti poco corretti, ma chiedo d’ora in poi rispetto assoluto del Busca da parte degli avversari, dei direttori di gara e non la derisione!
Alla fine ho deciso che continuerò comunque a seguire i ragazzi per riportarli in un ambiente più consono a loro!”
Redazione Sportiva Ideawebtv.it