Ondate di applausi e non poteva essere altrimenti. Questa mattina, nella palestra dell’Istituto Salesiano “San Domenico Savio” di Bra, si è celebrata l’edizione 2019 della Festa di Don Giovanni Bosco (Santo fondatore della congregazione religiosa, spentosi il 31 gennaio del 1888 a Torino).
Festa del Santo, sacerdote ed educatore, che ha ufficialmente aperto il lungo elenco di eventi per le 60 candeline dell’Opera Salesiana all’ombra della Zizzola (1959-2019).
Mattinata, svoltasi davanti ad un nutrito pubblico, co-presentata da Valter Manzone (direttore Cnos-Fap Bra) e Franco Burdese, “anima” del Cnos-Fap cittadino.
“Standing ovation” per i confratelli braidesi Riccardo Mano e Giuseppe Cagnoli (coadiutori), don Livio Greppi e don Sebastiano Bergerone.
“Siamo qui per fare memoria, non bisogna mai dimenticare la storia e la storia di questo Istituto è importante. Siamo qui per rendere gloria a Dio e a Don Bosco, per 60 anni sono stati aiutati e formati tantissimi giovani. Sono parecchi direttori e confratelli, ma il 1959 fu un qualcosa di particolare. Ci furono i primi 60 allievi, nella scuola di avviamento professionale, di meccanica e falegnameria” ha ricordato, nel suo saluto, il direttore dell’Istituto braidese don Vincenzo Trotta.
Il secondo momento della kermesse, “l’impronta di Don Bosco che ha caratterizzato il territorio cuneese”, un dialogo con il sindaco di Bra Bruna Sibille e l’imprenditore Mariano Costamagna. “La Cassa di Risparmio di Bra diede un aiuto importante e fondamentale alla nascita dell’Istituto. I Salesiani sono sempre stati un Centro di formazione d’eccellenza, ma qui si fece il primo Cineforum, uno dei primi in provincia di Cuneo” ha detto il sindaco.
“Mio padre ha sempre riposto grande fiducia nei Salesiani di Bra e devo ringraziarlo. Ho imparato il mestiere e l’etica della vita, in tanti anni di frequentazione. Nelle nostre aziende, ci sono oltre 1000 ex-allievi” ha dichiarato Costamagna.
Don Enrico Peretti, DG nazionale Cnos-Fap, ha affrontato il tema “dall’istituto professionale, alla formazione professionale regionale, sino al sistema duale in 60 anni di educazione al lavoro”. Consegnate, inoltre, le borse di studio agli allievi delle classi Terze, promosse dal Lions Club Bra Host, nei settori della meccanica industriale, acconciatori, meccanica auto e termoidraulica, panetteria, pasticceria e pizzeria.
Attestati di benemerenza, consegnati alle associazioni di categoria, degnamente rappresentate: Ascom Bra (presidente Giacomo Badellino), Confartigianato Cuneo (presidente Luca Crosetto), Unione Industriale Cuneo (presidente Mauro Gola) e Confapi (direttore generale Ilio Piana).
Lo stile salesiano ha contagiato moltissime aziende del territorio, amiche e legate all’Opera Salesiana braidese, presenti alla mattinata: Sebastiano Astegiano (Tcn Alba), Enrico Cirio (Arol Spa Canelli), Guglielmo Gai (Gai macchine imbottigliatrici Ceresole d’Alba), Claudio Pacotto (Europlast), Roberto Rolfo, Giuseppe Giordano e Antonio Ghigo (Rolfo Spa), Giuseppe Pacotto (Tesi Square), Gianfranco Mereu (Schneider Electric).
Le conclusioni della mattinata sono state affidate a don Enrico Stasi, ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania per i Salesiani.
In prima fila erano presenti, anche, il capitano Roberto Di Nunzio della Compagnia dei Carabinieri di Bra e Lucio Reghellin, direttore generale Cnos-Fap Piemonte.
“Giovedì 21 febbraio, al Movicentro della stazione ferroviaria braidese, si terrà un’interessante edizione di Io Lavoro” ha ricordato Valter Manzone.
Concluso il momento ufficiale in palestra, tour di visita nell’avveniristica officina del Cnos-Fap braidese, l’aperitivo offerto dagli allievi di panetteria e pasticceria, prima del pranzo ufficiale con gli intervenuti alla festa di Don Bosco, le autorità civili e militari braidesi, i rappresentati del clero del territorio.
Domenica 27 gennaio, invece, Messa solenne alle ore 10 (nella chiesa salesiana), giochi e merenda (ore 11) e pranzo oratoriano (dalle 12,30) come secondo momento per i festeggiamenti in onore di Don Bosco.