In questi giorni trovare soluzioni più efficaci al problema della discriminazione è sempre più pressante: per questo motivo il 15 febbraio, alla sala Vinaj a Cuneo, ha preso il via con una giornata di formazione il primo evento organizzato dal gruppo Antidiscriminazione Scuola, nell’ambito del progetto Cuneo contro le discriminazioni finanziato dalla Provincia di Cuneo e promosso dal Comune di Cuneo.
Il gruppo Antidiscriminazione Scuola, formato dalle associazioni Spazio Mediazione e Intercultura, Arcigay CuneoGrandaQueer, la Cooperativa Fiordaliso e la Cisl si è costituito nell’autunno 2018 in occasione all’adesione al Nodo territoriale contro le discriminazioni; insieme al Comune di Cuneo, queste realtà si sono poste come obbiettivo condiviso il ragionare sui linguaggi discriminatori a partire dalle proprie esperienze di vita e di lavoro, proponendo alcune attività ad insegnanti e studenti delle Scuole Superiori di Cuneo.
La giornata formativa , dedicata a insegnanti e operatori sociali che si interfacciano di frequente con adolescenti cuneesi, si è articolata in due fasi. La mattina, in seguito ai saluti ufficiali della vice sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e dalla presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Piemonte Maria Peano, il gruppo ha proposto ai partecipanti due riflessioni tenute dalla psicologa e psicoterapeuta Sonia Bertinat parlando del “linguaggio corretto” come ancora oggi il linguaggio sia stereotipato e ancora la parola “gay” venga usata come insulto, facendoci riflettere sul fattore che iniziare a chiamare le cose con il loro nome da alle stesse la giusta importanza e il sentirle le rende più importanti e normali e dell’antropologo Andrea Vaschetta che ha fatto un’analisi attraverso alcune parole chiave come cultura, Identità – alterità, etnocentrismo culturale, relativismo culturale, per portarci ad un’importante riflessione: bisogna educare non all’ugualianza, ma all’equivalenza delle differenze’ laddove la differenza crea emozioni e pensare a Noi Con invece di Noi Altri.
Il pomeriggio, un word cafè ha riunito i partecipanti e i moderatori attorno a quattro tavoli tematici; il linguaggio, e l’uso che se ne può fare per perpetrare o combattere le discriminazioni, è stato l’oggetto del confronto. In un clima disteso, gli insegnanti e gli operatori sociali presenti alla giornata hanno raccolto idee, riflettuto su progetti futuri e condiviso le loro esperienze, esplorando le varie declinazioni del linguaggio inclusivo nei tavoli tematici: La parola è femmina (a cura della coop. Fiordaliso), Estraneo, strano, straniero (a cura di Spazio Mediazione e Intercultura), Generi-Amo inclusività (a cura di Arcigay – GrandaQueer) e Parlando di lavoro (a cura di Cisl).
Il progetto amplierà e diversifichera le diverse azioni anti discriminazione portate avanti dalle associazioni nelle scuole superiori della provincia di Cuneo, con attività interattive e non formali che coinvolgeranno alcune classi nei prossimi mesi, fino alla fine dell’anno scolastico. Ringraziamo l’amministrazione locale per l’appoggio nell’organizzazione della formazione e a tutti i partecipanti che hanno reso molto prezioso questo momento di scambio e arricchimento.
c.s.