Era il 4 gennaio 2015 quando un gol di França nella ventosa Caronno Pertusella mise un marchio già indelebile alla rimonta del Cuneo targato Iacolino verso la vetta della Serie D: una rincorsa iniziata il 2 novembre 2014, con il pari 1-1 a Tortona nella “prima” del tecnico biancorosso, tornato in Granda per sostituire l’esonerato Milani.
Così si aprì l’anno che sta ora per chiudersi, un anno di grandi gioie, soddisfazioni (ma anche preoccupazioni), con l’ultima giornata di andata ed il settimo risultato utile di fila che portò Conrotto e compagni ad un solo punto dal primato. Proprio con i lombardi rossoblu arriverà, in primavera, il momento della festa: ma prima un cammino lungo, faticoso, con tante avversarie decise a conquistarsi un posto fra i professionisti: non solo Caronnese, ma anche Chieri, Sestri Levante, Borgosesia. In mezzo gare e punti fondamentali, come quelli presi sui campi difficili di Settimo Torinese (2-0 alla Pro Settimo), Voghera (3-2 all’Oltrepo), passi falsi (pochi) come quelli con due fra le avversarie dirette, Chieri e Sestri Levante. Ma anche successi al “Paschiero” pesantissimi e ricchi di pathos: basti pensare al 2-1 sul Bra di Gardano o, soprattutto, alla clamorosa rimonta con l’Oltrepovoghera, alla terzultima, con un primato che sembrava perso dopo i primi 45′. Da 0-2 a 3-2 con Begolo eroe per un giorno (doppietta) ed il solito França.
Fino ad arrivare al fatidico 10 maggio: ancora Caronnese, basta un punto ed arriva, 1-1 con la firma di Soragna, un altro grande protagonista della rimonta. La festa al “Paschiero”, il miracolo di Salvatore Iacolino. E’ il suo anno, di fatto: un 2015 cuneese che ha in tutto e per tutto l’impronta del suo allenatore che, dopo un’impresa, ne cerca un’altra in Lega Pro. Parlavamo di preoccupazioni, legate alla possibile cessione della società di Marco Rosso in estate e per ora sventata. “E’ già stato importante riuscire a costruire la squadra ed iscriversi al campionato” ha avuto modo di dire in questi mesi Oscar Becchio, e così di fatto è stato. Via i big, quasi tutti, con pochi superstiti del trionfo in Serie D: dentro un gruppo in cui spiccano l’esperienza di Gorzegno e Cavalli e la voglia di “campo” di Beltrame, dopo i guai fisici che l’hanno limitato a Carrara. E poi le conferme di Quitadamo, Conrotto, Garin, le “scommesse” Ruggiero, Banegas, Gatto, i ritorni di Tunno e Rinaldi. Un gruppo da costruire. E che fatica: 0 su 5 in avvio, peggio di così… Poi Iacolino trova la quadra: 4-4-2, Quitadamo e Beltrame titolari sull’asse di destra, Ruggiero e Chinellato tandem offensivo. E il Cuneo va: il resto è storia recente, con i 22 punti ed una cavalcata fino alla metà classifica (con colpacci a Reggio Emilia, Padova e Salò) arrestatasi nelle ultime due gare giocate. Giusto il tempo per fermarsi, rifiatare e ricaricare le batterie verso il 2016.
Che anno è stato per il Cuneo? Un anno sportivamente parlando eccezionale in cui, forse, a livello di risultati, non si poteva fare di più. Serie D vinta, 8° posto in Lega Pro.
VOTO: 8/9
Edward Pellegrino
In foto la festa biancorossa dopo il trionfo in Serie D (Foto Ideawebtv.it)