Il 2015 rifreddese visto dal Sindaco Cesare Cavallo: riceviamo e pubblichiamo integralmente.
Giunti a fine anno viene spontaneo voltarsi indietro e vedere cosa gli ultimi mesi della nostra vita ci hanno regalato. Una sorta di bilancio che si può fare in tutto gli ambiti del nostro agire ed anche, per chi ha di queste responsabilità, sul versante dell’impegno amministrativo in un ente pubblico. A questo riguardo vorrei condividere con voi le mie impressioni sul 2015 vissuto in qualità di sindaco del comune di Rifreddo.
Un anno non certamente facile visti e sempre più ridotti stanziamenti dello Stato centrale, i continui mutamenti normativi ed il perdurare della crisi economica ma che possiamo in massima sintesi comunque definire positivo per il nostro ente. Tra le tante difficoltà a Rifreddo siamo, infatti, riusciti a non far pagare la TASI ai nostri cittadini ed anche a portare a casa qualche buon investimento senza ricorrere a mutui o altri oneri per le future generazioni. Sul versante dell’imposizione fiscale il risultato è davvero rilevante visto che ormai il caso esenzione TASI è quasi unico ed anche perché lo stesso si coniuga con la stabilità degli altri tributi comunali e del costo dei servizi. Sul tema investimenti va, in primis, citato l’intervento su via Parrocchia che ha permesso l’estensione della rete fognaria, di quella del metano ed in ultimo della completa ri-asfaltatura della stessa.
In secondo luogo va segnalata la riqualificazione energetica dell’illuminazione pubblica con un progetto innovativo (tra l’altro il primo in Piemonte) realizzato in collaborazione con la società Menowatt che consentirà notevoli benefici sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Sempre su questo tema vanno ricordati l’intervento di efficentamento sul riscaldamento del palazzo comunale e l’arrivo del metano per la ristorazione all’asilo comunale. Interventi importanti di cui siamo orgogliosi così come siamo felici della sempre maggiore espansione della nostra manifestazione principe: Le notti delle streghe. Un evento che cresce di anno in anno e che nel 2015 ha portato in paese 6000 persone ma che soprattutto ha ormai varcato la soglia della rilevanza locale attraendo pubblico anche dalle regioni vicine. Tutto bene quindi? Certamente no visto che le esigenze da soddisfare sono sempre moltissime a partire da quelle sociali, passando per quelle legate alla calamità naturali per arrivare al completamento di diversi progetti come la riqualificazione delle scuole o il completamento della cittadella degli anziani. Tuttavia come dicevamo più in alto viste le premesse non possiamo lamentarci. A fine anno è poi arrivata un ulteriore buona notizia: il rinvio dei termini per mettere in atto la gestione associata di tutti i servizi. Una follia bella e buona contro la quale ci siamo mobilitati partecipando (tra lo scetticismo generale quando non tra la messa in ridicolo della nostra posizione) alle assemblee nazionali degli enti locali. Una partecipazione che ci piace pensare abbia un pochino aiutato il Governo a capire che così come è stata pensata la gestione associata dei servizi non porterà a risparmi e decreterà sostanzialmente la soppressione dei piccoli comuni.
Chi scrive non è contrario alle gestioni associate, anzi le pratica da anni volontariamente con alcuni comuni limitrofi, ma ritiene che le stesse debbano riguardare soltanto gli ambiti in cui si può fare delle economie di scala senza penalizzare i cittadini e burocratizzare ulteriormente i procedimenti: vedasi protezione civile, catasto e socio assistenziale e che vadano costruite caso per caso con le formule più adatte ai comuni che ne fanno parte. Una riflessione che ci auguriamo il legislatore possa far sua proponendo prima della fine del 2016 un nuovo modello di gestione associata. Nella speranza che questo augurio diventi realtà e che i piccoli comuni possano continuare a contribuire al bene dell’Italia e degli italiani non mi rimane che augurare un buon nuovo anno a tutti.