Coldiretti Cuneo: “In provincia raccolti a rischio senza lavoratori stagionali”

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Il caldo anomalo dell’inverno che si avvia a conclusione è destinato ad anticipare la maturazione dei raccolti che rischiano di rimanere nei campi senza il via libera all’ingresso in Italia dei lavoratori stagionali extracomunitari.
Per questo Coldiretti chiede l’immediata approvazione del Decreto Flussi 2019 che regola l’arrivo di manodopera dall’estero. Si tratta di un’esigenza per l’agricoltura italiana, in cui i dipendenti stranieri rappresentano oltre un quarto della forza lavoro necessaria al settore.

Anche nella nostra provincia – rimarca il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo, Roberto Moncalvo – i lavoratori immigrati sono essenziali in molti comparti agricoli, dalla viticoltura nell’Albese, alla frutticoltura nel Saluzzese e nel Fossanese, fino all’orticoltura nel Braidese. Grazie all’opportunità di occupazione e integrazione che offrono i nostri imprenditori agricoli, i lavoratori stranieri contribuiscono in modo determinante al successo dell’agroalimentare Made in Cuneo nel mondo”.

Lo scorso anno il Decreto Flussi ha autorizzato l’ingresso di 1.100 lavoratori stagionali extracomunitari nella provincia di Cuneo, rivelatisi insufficienti a coprire le richieste delle nostre aziende agricole.
L’andamento climatico, accelerando i tempi della campagna agraria 2019, aggrava il preoccupante ritardo che si registra rispetto al 2018, quando il via alla presentazione delle domande di ingresso online, con il cosiddetto ‘click day’, scattò il 31 gennaio.

Al ritardo nella pubblicazione del Decreto Flussi, che sollecitiamo con urgenza, si sommano ulteriori adempimenti burocratici che rallentano ulteriormente l’arrivo dei lavoratori e su cui servirebbe un importante intervento di semplificazione” chiede Moncalvo.
Una volta presentate le domande, infatti, occorre il nulla osta dello Sportello Unico per l’Immigrazione, a seguito del parere positivo della Questura e dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, nonché il rilascio del visto di ingresso da parte dell’Ambasciata.

Dalla presentazione delle domande trascorrono settimane prima che i lavoratori stranieri possano entrare nella disponibilità delle aziende, ma il dinamismo della nostra agricoltura – conviene Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cuneo – ha bisogno di tempi amministrativi certi e celeri”.

c.s.