Bra: il teatro racconta l’Olocausto con “Il peccato”

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Sarà un inno a favore della convivenza civile e del rispetto delle diversità, con netto rifiuto di qualsiasi logica di prevaricazione, lo spettacolo teatrale “Il peccato”, proposto dalla Scuola di Pace e dal Comune di Bra nell’ambito della commemorazione della Giornata della Memoria.

Lo spettacolo, in programma venerdì 22 gennaio 2016 alle 21 al centro culturale “Arpino” di via Guala, con ingresso gratuito, parla dell’Olocausto, visto da un’angolazione particolare. A portarlo in scena è la Compagnia Teatro1, con regia di Maurizio Messana, in due atti liberamente tratti da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “Zio Arturo” di Horowitz, “Terrore e miseria nel terzo reich” di Bertold Brecht e “Dio Kurt” di Alberto Moravia.

 

Nel primo atto, l’assemblaggio logico e coerente di brani tratti da autori che si sono occupati di questo argomento, ci mette a conoscenza delle condizioni di vita nella Germania durante il periodo nazista: le prime imposizioni, i sospetti, le spiate, tutto intervallato dall’invettiva che Primo Levi lancia in “Se questo é un uomo” e da canzoni dell’epoca. Si arriverà all’inevitabile epilogo, dettato da una macchina lucida e perversa, quale è il nazismo. Il secondo atto, liberamente tratto da “Dio Kurt” di Alberto Moravia, è ambientato nel campo di concentramento in cui comanda il generale Kurt, spietato interprete delle leggi naziste, allucinato cervello, pronto ad attuare i più crudeli esperimenti, onde dimostrare la supremazia nazista. I deportati saranno costretti ad assistere alla delirante idea del comandante che vuole mettere in scena “l’Edipo Re” di Sofocle. Attraverso questo pretesto Kurt vuole render noto il “peccato” commesso dagli ebrei e affermare definitivamente quanto quel popolo non abbia diritto a vivere.

 

Lo spettatore si troverà dentro la storia: lo spettacolo si fonda su una vera e propria denuncia dei fatti, senza nulla togliere alla teatralità, che genera suggestioni, sfumature, emozioni, grazie ad una sapiente cura dei costumi e ad un’attenta scelta delle musiche. “Il genocidio – spiegano dalla Compagnia teatrale – é e rimane la pagina di storia più orribile del secolo appena trascorso. Per questo, noi vogliamo e dobbiamo necessariamente ricordare, anche se … vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi…, come ha scritto Primo Levi”.

 

L’attività della Scuola di Pace di Bra prosegue la sua attività, dedicata quest’anno alla diversità, intesa come risorsa, come diritto e come valore: sabato 30 gennaio il professor Stefano Zamagni, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini,il professor Daniele Ciravegna e il presidente dell’Associazione Teologica italiana Don Roberto Repole prenderanno parte a “Il grido di Madre Terra”, convegno sull’Enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco; il 26 febbraio si parlerà di Islam, tra paure e opportunità di incontro, con il direttore di Città Nuova Michele Zanucchi e Brahim Baya, dell’associazione Comunità Islamica di Cuneo. Il 18 marzo focus su immigrazione e diritti dei rifugiati, il 14 aprile “Donne che dicono di no! Storie di donne che si ribellano alla mafia”, con la giornalista Marika De Maria, mentre il 6 maggio Monsignor Bettazzi e il professor Palini parleranno di Don Romero e Marianella Garcia Villas, vite spese per la giustizia in America Latina. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. Per maggiori informazioni, contattare l’Ufficio Pace del Comune di Bra al numero 0172.412283, oppure via mail, all’indirizzo [email protected]