Gli infortuni, la cattiva sorte ed un amaro ko al tie break. Forse peggio non poteva andare la trasferta in casa del fanalino di coda Busto per il Gerbaudo Savigliano, battuto al quinto set dopo aver cercato a più riprese di ritrovare un equilibrio in campo, con riadattamenti di ogni genere, viste le moltissime assenze.
Un quadro sportivamente drammatico, come riassunto da mister Roberto Bonifetto ai nostri microfoni: “Sono sicuramente due punti persi, perchè nonostante le solite premesse negative a livello di infortuni, ce la siamo bruciata. Purtroppo siamo andati a Busto senza liberi (stagione finita per Druetto, ndr) e con Dho utilizzabile solo in caso di assoluta emergenza, che ho preferito non rischiare, visto che avremo altri match importanti da qui alla fine. Il libero è stato Longhi, che da qualche settimana si allena con noi dopo l’operazione affrontata in inverno. E’ uno schiacciatore, ma ha fatto bene in quel ruolo, pur non essendo abituato”.
Sulla gara, invece: “Abbiamo fatto bene nel primo set, maluccio nel secondo, molto male nel terzo, e lì ci è salito l’affanno. Al che, al quarto ho deciso di inserire Salomone come libero, con un cambio tecnico: abbiamo vinto faticando, ma nel quinto non siamo riusciti a capitalizzare quello che potevamo fare. Abbiamo sbagliato tanto in battuta, patendo al tie break il loro muro. Per quanto fossero tanti i problemi pre-gara, in una stagione che reputo del tutto surreale a livello di sfortuna, leggendo il sestetto in campo, bisognava vincere. Inutile ora piangerci addosso. Da qui avremo quattro partite che rappresentano un mini-campionato da vivere a mille, senza pensare a quel che avrebbe potuto essere con la rosa completa. Quest’anno è così, bisogna calarsi al meglio in questa realtà”.