Banda di rapinatori di banche sgominata: 4 arresti, il primo colpo a Cervasca

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“Andiamo a farci un aperitivo?”. Quando parlavano così, i componenti della banda sgominata dai carabinieri del Comando provinciale della compagnia di Cuneo in collaborazione con i colleghi di Savona, alludevano ad una rapina in banca. Per questo l’operazione che ha portato all’arresto di quattro persone è stata denominata proprio “L’aperitivo”. In manette sono finiti tre savonesi ed un torinese.

Il fulcro del gruppo criminale era un 40enne di Torino, G.C., latitante da tre mesi per una rapina ad un supermercato di Albenga nel 2007. Intorno a lui, che rimaneva molto guardingo ma muoveva le fila della banda, operavano le altre tre persone arrestate: G.G., classe ’77, imbianchino incensurato di Torino; F.F., classe ’77, disoccupato pregiudicato di Torino e S.M., classe ’73, di Savona, anche lui disoccupato e pregiudicato.

 

Le indagini dei carabinieri sono partite il 19 novembre del 2015, quando venne rapinata la filiale di Cervasca del Credito Cooperativo di Caraglio. Due persone, con il viso travisato da parrucche, poco prima di pranzo, proprio all’ora dell'”aperitivo”, entrarono nella banca e armati di pistola e taglierino minacciarono il cassiere, facendosi consegnare 32 mila euro. Poi la fuga, a bordo di una Golf, da cui pochi chilometri dopo scesero per salire su un’auto “pulita”, una Fiat Multipla utilizzata per dirigersi verso Torino. I militari recuperarono poco dopo la vettura abbandonata, che risultò essere stata rubata una settimana prima a Savona. Fondamentale, per la buona riuscita delle indagini, è stato l’ausilio delle immagini di videosorveglianza della banca, ma anche di quelle dell’autostrada A6 Torino-Savona, che hanno consentito di identificare l’auto utilizzata per la fuga verso Torino ed iniziare così i pedinamenti e le intercettazioni.

 

Quando i carabinieri erano già sulle tracce del gruppo criminale, ecco la seconda rapina, questa volta a Torino, alla “Barclays” di corso Peschiera, portata a termine l’8 gennaio. Analogo il modus operandi, con tanto di auto rubata (una Hyunday Atos sottratta a dicembre a Parma), inferiore il bottino, di 13 mila euro. Raccolte prove sufficienti, i carabinieri hanno chiuso le indagini e, coordinati dal Procuratore Capo, la dottoressa Francesca Nanni, hanno proceduto al fermo dei 4 componenti della banda, poi convalidato dal GIP di Torino e Savona. L’accusa è di rapina aggravata, porto abusivo di armi e ricettazione; il latitante risponderà anche di falso per aver esibito, al momento dell’arresto, una patente di guida falsa. Nel corso delle successive perquisizioni sono stati rinvenuti 8.700 euro in contanti, tre taglierini, una pistola giocattolo, parrucche e baffi utilizzati per il travisamento, telefonini, due auto rubate e altre due “pulite”. Sono stati inoltre denunciati per favoreggiamento personale altri tre soggetti, due uomini e una donna torinesi che ospitavano e aiutavano il latitante nei suoi spostamenti.  Durante la conferenza stampa nella quale sono stati illustrati i risultati dell’operazione, è stata espressa grande soddisfazione da parte del Procuratore Capo di Cuneo, la dottoressa Francesca Nanni, che ha sottolineato come si fosse al cospetto di professionisti esperti e smaliziati, con precedenti specifici, non certo di rapinatori improvvisati.

 

“C’è stato un grande calo delle rapine in banca nella nostra provincia nel 2015”, ha aggiunto con soddisfazione il comandante del Reparto operativo dei carabinieri del Comando provinciale di Cuneo Nicola Ricchiuti, facendo riferimento ai dati, che dicono di due soli colpi nel 2015, contro i 10 del 2014, gli 8 del 2013 e i 12 del 2012. Le indagini dei carabinieri sono comunque in corso, per accertare il coinvolgimento dei 4 arrestati in altre rapine in banche in Piemonte e Liguria.

 

GDS

In foto un momento della conferenza stampa