Gentile direttore,
ho letto le dichiarazioni del sottosegretario Rixi a margine del convegno promosso a Cuneo da Confartigianato sulle infrastrutture, e non so dirle se sono rimasto più scandalizzato o più divertito. Quello di cui sono certo è che ci vuole una bella faccia tosta per un Sottosegretario venire ad affermare che l’attuale stallo sia colpa e del PD.
Allo stesso tempo credo che se è importante che innanzi tutto l’opera si faccia, e subito, sono altresì convinto che non sia la stessa cosa perseguire la soluzione Del Rio o quella Toninelli, perché l’una è oggi una strada percorribile, l’altra ha di fronte un percorso ancora tutto da verificare.
Dovrebbe essere inutile ricordare al Sottosegretario che lui non è un avventore di passaggio in un qualche locale, che cerca di fare passare il tempo con commenti a ruota libera, ma è, o dovrebbe essere, il braccio destro del Ministro alla guida delle infrastrutture del Paese.
Da lui vorremmo sapere perché ha lasciato che il suo Ministero bloccasse la soluzione Del Rio, che aveva l’autorizzazione dalla Commissione UE ed era immediatamente cantierabile, e vorremmo sapere se anche lui come il Ministro pensa ad una soluzione che aggiungerebbe 350 milioni al valore di subentro della Torino Milano.
Questa soluzione, come dovrebbe sapere, rischia di rendere il futuro bando di concessione della gestione della TO-MI, nei fatti, difficilmente appetibile per soggetti diversi dall’attuale concessionaria, e proprio per questo motivo rischia che la Commissione UE possa richiedere una nuova istruttoria, che potrebbe durare anche più di un anno, senza certezze di esito.
Ecco avrei voluto leggere che su questo il Viceministro si fosse espresso, anche perché le accuse al PD di lavorare sotto traccia per bloccare l’opera sono semplicemente ridicole.
I fatti ed i documenti certificano il lavoro fatto in questi anni proprio dai rappresentanti del Partito Democratico per completare questa opera.
Infatti è proprio con il lavoro che ha portato alla Decisione UE sullo “State Aid SA.49335 (2017/N) and SA.49336 (2017/N) Italy Italian Motorways investment plan”, del 27 aprile 2018, dopo anni di blocco per mancanza delle risorse per la realizzazione, il Ministero a guida PD aveva consegnato al nuovo Governo una soluzione utile al Paese, perché allineava e rendeva unificabili le Concessioni autostradali del nordovest e perché in questo modo rendeva vera la messa a bando delle stesse concessioni nel 2030 (motivo tra gli altri che ha motivato il SI della Commissione UE), e perché si completava l’opera senza utilizzare ulteriori risorse pubbliche, e utile al territorio perché dopo 20 anni avremmo completato, non solo a parole, quella importante infrastruttura.
Avrei voluto avere ragguagli su questo, e non le solite polemiche sul nulla, tanto per spostare l’attenzione dal merito, per l’ennesima volta, anche perché questo sport, su cui questo Governo si sta esercitando da mesi, un po’comincia a stancare.
Dopo di che spero che una soluzione si trovi al più presto, e se il Ministro, ed il suo vice, non vogliono usare la procedura tracciata da Del Rio e autorizzata dalla UE, che avrebbe permesso già l’anno scorso, di aprire i cantieri subito, e vogliono individuarne una tutta loro, facciano pure, ma almeno ci risparmino sterili polemiche e soprattutto lo facciano nei fatti, perché di fatto dalla Decisione UE del 27 aprile 2018, abbiamo già perso un anno, e come tutti loro dovrebbero sapere, l’economia della nostra provincia, cioè le imprese e tutta la comunità provinciale, ha già perso altri 100 milioni di euro. Di comparsate e spot anche basta.
Mino Taricco