E’ stato il campione di ultra trail, Marco Olmo, il protagonista della seconda serata del progetto “Comuni in rete: partiamo dalla salute”.
L’incontro, che si è svolto ieri sera a Chiusa Pesio, ha riscosso una grande interesse tra il pubblico in sala, che ha rivolto le più svariate domande all’atleta. Si è parlato di alimentazione, ma anche di tutte emozioni che fanno parte del quadro psicologico che un maratoneta deve saper gestire durante gare come la “Marathon des Sables”: una corsa di 240 km che si svolge interamente nel Sahara marocchino.
Marco Olmo ha iniziato a correre all’età di 27 anni e da allora non ha più smesso, migliorandosi gara dopo gara: «Ai giovani dico di non scoraggiarsi, nella vita c’è posto per un solo campione, ma non è arrivare primi il traguardo più importante, alla mia prima esperienza arrivai penultimo, ultimo se escludiamo il concorrente che era stato squalificato per aver sbagliato percorso» – racconta ridendo.
Una grande passione, ma anche una grande umiltà: Olmo ha è diventato vegetariano verso i 37 anni, non ha seguito diete e non si è affidato a particolari nutrizionisti, semplicemente ha fatto una scelta di vita, come si è alimentato nelle gare nel deserto?
«Nello zaino portavo multi cereali, del grana e qualche barretta, quando corri nel deserto non puoi permetterti di avere uno zaino troppo pesante e soprattutto devi bere molta, moltissima acqua. A differenza dei miei avversari non ho mai avuto problemi di vesciche e questo in una gara di corsa penalizza molti concorrenti».
Senza allenatore, individualista per scelta, da sempre, così si descrive Marco Olmo, che ha corso sempre cercando di battere il suo più importante avversario: se stesso.
«Mi trovavo meglio a correre da solo, quando si è in gruppo si tende a farsi influenzare dal ritmo degli altri, sono un individualista; non mi piace neanche mettere le cuffie, bisogna sentire la natura, ma anche quando arriva una macchina» – scherza, dando intanto grandi insegnamenti a tutti i presenti.
Il progetto “Comuni in Rete” coinvolge: Morozzo, Beinette, Margarita, Chiusa Pesio, Pianfei, Castelletto Stura, Montanera e Rocca de’ Baldi e questi stessi paesi hanno in progetto di sviluppare dei percorsi studiati per incentivare la popolazione a praticare sport all’aria aperta.
Morozzo ha pensato un percorso di 10 km, da fare a piedi o in bici, che partirà dall’Oasi di Crava e si concluderà presso la cappella di Santo Stefano. Tutti i percorsi saranno presto disponibili sulle pagine dei vari comuni e ci sarà la possibilità di controllare la mappa attraverso google maps.
Ai nostri microfoni Marco Olmo racconta alcuni dettagli fondamentali della sua vita sportiva: cosa pensa quando corre e l’importanza del sostegno da parte di sua moglie.