“L’Europa dei popoli e del lavoro, della crescita e degli investimenti, del welfare e dei diritti è l’unico sbocco capace di orientare in senso positivo le epocali transizioni geopolitiche ed economiche in atto. Le elezioni del 26 maggio devono essere il primo passo verso questo traguardo: guai a trasformarle in uno scontro tra sovranisti e tecnocrati“.
Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto del sindacato di via Po, intervenendo oggi a Cuneo all’Attivo dei Quadri e Delegati della Ust Cisl, riunitosi sul tema dell’Europa sociale.
“Il monito che la Cisl rivolge ai candidati al Parlamento di Strasburgo è a tenere vive le parole di chi si è battuto per il superamento di ogni divisione in nome di un’Europa integrata, capace di generare pace e prosperità per tutti. Ma pretendere il giusto cambio di passo dall’Europa significa anche dare per primi il buon esempio, costruendo coesione e sviluppo nel nostro Paese. Obiettivo che richiede una diversa impostazione di politica economica, che metta in priorità il rilancio degli investimenti ed un piano straordinario per il lavoro e la formazione. Vuol dire abbassare le tasse sui redditi medio-bassi da lavoro e pensione e sbloccare le infrastrutture, dare vigore alle politiche industriali e rafforzare la fiscalità di sviluppo sopratutto nelle aree del Mezzogiorno. E poi puntare sulle politiche attive, ammortizzatori sociali, consolidare le reti della conoscenza, valorizzare la pubblica amministrazione e offrire maggiore sostegno ai pensionati e alla non autosufficienza. Capitoli su cui l’Esecutivo continua a dare risposte sbagliate. Bisogna cambiare marcia, e bisogna farlo insieme alle Parti sociali“.