“Siamo contenti di poter dare un contributo per avvicinare anche dal punto di vista della connettività digitale i centri di Saluzzo e di Castellar – spiega Massimo Mellano, direttore generale di Isiline Srl, l’azienda saluzzese che fornisce servizi di rete, data center e voce portando Internet alle famiglie e alle aziende piemontesi -. Saluzzo è stata la prima città della provincia di Cuneo che abbiamo collegato con la vera fibra ottica, ovvero quella che non si ferma agli armadietti grigi sui marciapiedi a bordo strada ma che arriva fino dentro le abitazioni delle famiglie, ora ci fa piacere che dopo la fusione anche gli abitanti di Castellar possano uscire dal digital divide proprio come è successo ai saluzzesi. Per quanto riguarda il collegamento diretto tramite cavo di fibra ottica dedicato tra i due Municipi, invece, abbiamo risposto alla necessità del Comune di Saluzzo di estendere la propria rete in fibra ottica al fine di collegare l’ex Comune di Castellar con quello di Saluzzo e contestualmente potenziare la videosorveglianza Comunale installando nuove telecamere sulle principali strade della città”.
Isiline collegherà in fibra ottica 1000 Mega (FTTH) 28 case di Castellar, mentre altre 150 saranno connesse tramite la fibra ottica misto rame (FTTC), ovvero con il cavo di rame che collega le abitazioni alle cabine bordo strada, il tutto senza effettuare nuovi scavi se non per poche decine di metri ma utilizzando passaggi sotterranei già esistenti. Considerato che Castellar conta circa 300 abitanti, si può dire che l’intervento, per quanto mirato, fa uscire dal digital divide l’ex Comune saluzzese.
“Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per essere riusciti in tempi brevi a superare e risolvere il divario digitale che ha fin qui condizionato la comunità castellarese – commenta il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni -. Si tratta di un altro grande risultato che è stato reso possibile dalla fusione tra i due Comuni di Saluzzo e Castellar e dalle ottime relazioni con le aziende locali come Isiline, che sono sempre sensibili alle esigenze della comunità anche quando i margini commerciali sono bassi o addirittura inconsistenti”.
cs