REGIONALI 2019 – L’ex Ministro Andrea Olivero sostiene la Lista Chiamparino per il Piemonte del Sì

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Buona partecipazione di pubblico, venerdì 10 maggio al Centro Incontro Anziani di Racconigi, all’incontro organizzato dal candidato della lista “Chiamparino per il Piemonte dei sì”, Franco Demaria. Presenti l’Assessore regionale Alberto Valmaggia e l’ex vice Ministro alle politiche agricole e forestali Andrea Olivero.

Al centro dell’incontro temi come il lavoro, il turismo e i giovani. “Uno degli snodi da affrontare nell’immediato è quello di costruire opportunità di lavoro per i nostri giovani, in Italia e in Piemonte – ha sottolineato l’Assessore Valmaggia -.Da questo punto di vista, diventa fondamentale la promozione del settore turistico. Dobbiamo saper valorizzare meglio le nostre eccellenze turistiche, come castello di Racconigi. La Lonely Planet, prestigiosa rivista sul turismo mondiale, ha consigliato ai turisti di tutto il mondo di visitare il Piemonte, come terra ricca di tesori artistici e di bellezze naturali. È un tema programmatico importante, che può diventare un volano di sviluppo fondamentale, su cui investire risorse e su cui impostare la futura programmazione regionale. Il turismo è un settore di vitale importanza, da cui possono scaturire interessanti e concrete opportunità lavorative, anche per i giovani”.

Di futuro e di possibilità di sviluppo ha parlato anche l’ex Ministro Andrea Olivero che si è soffermato ad analizzare la situazione politica nazionale.

Non potremmo risollevare le sorti di questo Paese se i suoi rappresentanti non recupereranno un alto senso del dovere – ha detto –.Nella nostra politica italiana, infatti, molti personaggi pensano solamente a conquistare il potere per un proprio tornaconto personale, mentre alcuni sono governanti incompetenti che non hanno una visione chiara dei reali problemi del paese. Altri invece, ed è il caso dei rappresentanti di questa lista, si mettono a servizio delle loro città, della loro Regione, dei loro concittadini. In un clima politico nazionale in cui i detentori del potere continuano a lanciare slogan e promesse irrealizzabili, servono amministratori capaci, concreti e intelligenti, come i nostri candidati, che incarnino al meglio quel profondo senso del dovere, che è necessario al rilancio del nostro paese. La ricerca sfrenata del mero tornaconto elettorale, unita ad un diffuso clima d’odio, mantengono l’Italia in una posizione pericolosa, mettendo a repentaglio non solo le nostre conquiste, quali l’Europa, la democrazia e lo stato di diritto, un determinato livello di stato sociale e di benessere economico, ma anche i nostri sogni e la prospettiva di un futuro solido, anche per i nostri giovani”.

Inevitabile un accenno alle prossime Elezioni regionali. “Io sosterrò sicuramente la lista Chiamparino per il Piemonte del Sì, lista che nasce da un lavoro portato avanti negli anni sul territorio da tante persone che si sono davvero messe al servizio della Granda – ha affermato Olivero-. Alberto Valmaggia ne è l’esempio principale, amministratori locali che si sono spesi per il benessere del Cuneese. Da piemontese doc e da persona umile, ha lavorato molto e parlato poco, risolvendo i problemi attraverso l’adozione di provvedimenti normativi puntuali. Non è una lista generica, come ne nascono talvolta sotto le elezioni per camuffare qualche vecchio personaggio o acchiappare voti: qui ci sono persone serie e credibili, la cui storia parla chiaro, sia dei valori che esprimono, sia delle loro capacità. E dietro di loro ci sono tante altre persone, che sostengono, stimolano e vigilano perché l’operato di chi si candida sia davvero imperniato su professionalità, rigore morale, solidarietà e giustizia sociale. Non a caso la lista rappresenta tutta la provincia: è espressione del territorio, non di scelte fatte da Roma o da Torino, ma di tanti militanti, che si impegnano per far crescere una buona politica nel Cuneese. Io la sostengo con grande convinzione, perché vedo persone leali e competenti, che sanno incarnare il meglio del nostro Piemonte, serio, lavoratore e di poche parole, ma capace di aprire il cuore alla solidarietà e di risolvere con intelligenza e studio approfondito i problemi della realtà locale”.

c.s.