Entro il 31 maggio di ogni anno i Comuni dovranno trasmettere al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed al Ministero dell’Interno una relazione sull’ammontare complessivo dei proventi accertati nell’anno precedente per sanzioni del codice della strada. Una parte di queste multe, cioè quelle rilevate con autovelox (fissi o mobili), viene ripartita con l’ente proprietario delle strade che poi la investe in opere di viabilità e sicurezza stradale.
La Sezione delle autonomie della Corte dei Conti ha deciso che tale percentuale deve salire al 50%, quindi la Provincia di Cuneo incasserà metà dei proventi accertati sulle sue strade provinciali per poi reinvestirla in maggior sicurezza.
La Provincia di Cuneo aveva già proposto agli altri enti competenti (Comuni ed Unioni) una convenzione per l’installazione e l’utilizzo di apparecchiature elettroniche per la rilevazione delle violazioni dei limiti massimi di velocità sulle strade provinciali, indispensabile per l’attivazione dei relativi controlli.
Lo scopo era quello di limitare l’incidentalità e la mortalità lungo le strade provinciali e porre in sicurezza il transito veicolare e pedonale, adottando misure di natura preventiva attraverso l’utilizzo della strumentazione consentita dal nuovo Codice della strada. La convenzione siglata prevedeva una ripartizione dei proventi e delle spese che privilegiava Comuni e Unioni, secondo la precedente interpretazione normativa. Ora è stato approvato un nuovo schema di protocollo d’intesa che si applicherà a partire dal 2019 con riferimento agli accertamenti desumibili dal conto consuntivo 2018.
c.s.