Nell’anno del centenario della fondazione dell’Associazione Nazionale Alpini, avvenuta proprio a Milano, la manifestazione ha assunto ancora più importanza e solennità.
L’evento ha avuto inizio venerdì 10 in mattinata con il solenne alzabandiera al cospetto del labaro ANA e alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, seguita dalla deposizione delle corone ai caduti e con lo sfilamento della Bandiera di Guerra del 5° Reggimento Alpini.
Bra, da sempre città alpina, è stata presente come tutti gli anni all’evento che raduna le penne nere di tutta Italia e anche quelle che si sono trasferite all’estero, per celebrare insieme la festa degli Alpini all’insegna del ricordo di chi non c’è più ma anche per ritrovare i commilitoni della naja.
Un pullman dalla città della Zizzola si è mosso domenica mattina presto alla volta del capoluogo lombardo, già popolato da molti alpini che si sono stanziati durante tutta la settimana, compresi alcuni braidesi. Lo sfilamento, iniziato domenica alle ore 9 da corso Venezia ha toccato l’apice con il passaggio ai piedi della Madonnina in piazza Duomo (ripresa sul manifesto ufficiale dell’evento) per poi arrivare in largo Cairoli per lo scioglimento.
Il 5° Settore di sfilamento, di cui fa parte la Sezione di Cuneo e i Gruppi della Granda, compreso quello di Bra, hanno sfilato a partire dalle ore 14,30. “L’Adunata di quest’anno è stata molto significativa” commenta Ciancia, capogruppo braidese, presente all’evento con gagliardetto del Gruppo, con diversi membri del direttivo braidese e con rappresentanti dell’amministrazione comunale “perchè ricorda i primi 100 anni della nostra gloriosa Associazione, che in un secolo di vita è stata protagonista di molte attività umanitarie e quotidiane su tutto il territorio nazionale e continua ad esserlo quotidianamente al servizio della comunità”
c.s.