Si sono concluse con anticipo le operazioni, iniziate intorno alle 8.15, di bonifica dell’ordigno bellico ritrovato all’interno della caserma Dalla Chiesa, sede del 32° Genio Guastatori, la bomba fu sganciata da un bombardiere americano nel 1944 e conteneva 227 kg di esplosivo.
Proprio la caserma Dalla Chiesa è stata la sede delle prime operazioni di disinnesco che prevedevano lo svitamento della spoletta di naso e di coda tramite una chiave a razzo azionata dagli uomini del 32° Reggimento Genio Guastatori a distanza in una struttura in mattoni posta al di fuori l’una a mezz’ora di distanza dall’altra (la prima alle 8.34 e la seconda intorno alle 9.00), questa fase delicata ha privato l’ordigno dell’anima rendendolo uno spazio non più attivabile quindi non più pericoloso.
Per garantire l’incolumità dei cittadini è stata precedentemente suddivisa in due zone l’area che circonda la caserma Dalla Chiesa per un raggio di 1.850 metri che, come da ordini, si è presentata da stamane completamente spopolata. Solo dalle 10, la sirena antiaerea ha comunicato ai fossanesi che le fasi di disinnesco erano concluse e che quindi si è ripristinata la normale viabilità nella zona gialla e in parte in quella rossa, circoscrivendola lungo lo Stura. A garantire l’attuazione delle misure di sicurezza previste per le due zone, erano sul posto la Protezione Civile comunale e provinciale, volontari di Ausiliari di Vigilanza, Polizia locale, polizia di stato,Vigili del fuoco volontari, Carabinieri e Associazione nazionale alpini.
L’ordigno è stato poi spostato, dopo circa due ore dai primi interventi, nella cava di Napoli adiacente al fiume Stura, lì interrato in una buca di circa 5 metri, innescato con ulteriore esplosivo, ricoperto di 50 mt cubi di sabbia ed infine fatto brillare in totale sicurezza.
Nonostante il maltempo non abbia permesso di avere, attraverso i droni, immagini in tempo reale delle diverse fasi di bonifica, nel Centro Operativo della Protezione Civile si sono riuniti, oltre a quest’ultima, la prefettura, le forze armate, il comune, Polstrada, Polstrada, Croce Bianca e associazioni di volontariato per seguire le operazioni.
Hanno preso parte alle operazioni 20 militari del 32° Reggimento Genio Guastatori di cui 5 artificieri sul sito, coordinati dal Maggiore Federico Pirola che ha spiegato: “Si pensa che ci siano ancora molti ordigni in quanto una buona percentuale, durante la caduta rimanevano inesplosi ma funzionanti. Questi sono considerati eventi complessi perché richiedono maggiore organizzazione, dall’inizio del 2019 abbiamo effettuato 61 interventi, solitamente operiamo tra Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria ma sono sempre stati disinneschi di ordigni di piccola taglia, questo era il più impegnativo”
Fossano: ordigno bellico disinnescato e fatto brillare (VIDEO)