C’è anche Cuneo tra le nove province italiane che nel 2015 hanno ottenuto per le aziende artigiane crediti superiori al milione di euro. In un contesto ancora segnato da una perdurante instabilità, il territorio cuneese mantiene fede alla sua vocazione imprenditoriale, dimostrando dinamicità e coraggio nel fare investimenti.
L’analisi dei prestiti all’artigianato – resa possibile grazie all’Ufficio Studi di Confartigianato in collaborazione con Artigiancassa, evidenzia a livello generale per il 2015 uno stock, comprensivo delle sofferenze, concesso al comparto di 45,6 miliardi di euro, con una diminuzione in un anno di 2,3 miliardi, pari al -4,7%. Il calo dei prestiti all’artigianato prosegue da oltre tre anni e a settembre 2015 si osserva un equilibrio del fenomeno sulla flessione del 4,6% di giugno 2015, ma un leggero peggioramento rispetto all’anno precedente.
Insomma, un quadro fluttuante, che pur nella ricerca di una stabilità, dimostra ancora in modo evidente alcune difficoltà del comparto nel riprendere il ritmo produttivo. Negli ultimi quattro anni i prestiti all’artigianato si sono ridotti di un quinto (-20,0%), pari a 11,4 miliardi di euro in meno, ma con un andamento disomogeneo a livello nazionale. Valutando la distribuzione territoriale dei prestiti all’artigianato, si osserva che il Centro-Nord assorbe l’83,5% dei prestiti all’artigianato – il 33,1% nel Nord-Ovest, il 30,6% nel Nord-Est ed il 19,9% nel Centro – e al Mezzogiorno va il restante 16,5%.
Pur in un contesto di diminuzione, si osserva che in sette regioni su venti – che sommano prestiti per 22.583 milioni di euro (49,5% del totale) – la dinamica tendenziale dei prestiti all’artigianato migliora o è stabile rispetto a quella registrata nel trimestre precedente, ed in particolare svetta il Piemonte la cui flessione si riduce di 1,3 punti percentuali. Sul fronte delle sofferenze, il dato è più elevato nel Mezzogiorno (24,3%), al Centro scende al 20,2% nel Nord Est si ferma al 14,6% e nel Nord Ovest raggiunge il minimo del 13,3%.
A livello provinciale, anche in questo caso, Cuneo si attesta tra i territori con i dati migliori. Mentre in ventiquattro province su centodieci le sofferenze sugli impieghi delle imprese sono oltre un quarto dei prestiti, soltanto in sette province, tra cui appunto la Granda, si fermano a meno di un decimo.
In tal senso un valido aiuto proviene dai Confidi che contribuiscono ad aumentare la qualità del credito della propria clientela ed ancora più incisivo si dimostra il loro apporto nel caso di imprese di piccole dimensioni.
«Sono dati eloquenti – commenta Domenico Massimino, presidente di Confartigianato Cuneo – che, pur nel perdurare di alcune criticità, evidenziano come la Granda sia un territorio sano, con un buon grado di collaborazione tra enti e realtà economiche. In questo lungo periodo di difficoltà il nostro artigianato locale ha dimostrato non solo di voler “resistere”, ma anche di saper affrontare il mercato con la giusta determinazione. In questo percorso determinante si è rivelata l’azione della Confartigianato e del Confidi nel dare sostegno e garanzia alle imprese che hanno scelto di scommettere nella ripresa».