Venti anni fa il Comune di Rocca de’ Baldi, la Società per gli Studi Storici di Cuneo e la Provincia di Cuneo davano vita al «Centro studi storico Etnografico e Museo Provinciale Augusto Doro» con sede nel Castello di Rocca de’ Baldi.
Da allora, molto è stato fatto, e il Museo è ormai una realtà viva che ha contribuito ad accendere un faro su un antico borgo, autentico scrigno di storia ed arte, e sul suo castello.
Dopo il restauro delle splendide sale, ora arricchite da nuovi arredi e da un allestimento dedicato alla storia dei Morozzo della Rocca e dei suoi importanti esponenti; la creazione di un museo multimediale sul territorio cuneese e la sua cultura contadina; la realizzazione di uno spazio dedicato alla Colonia Agricola Orfani di Guerra che per oltre cinquant’anni è stata ospitata nel castello; la stipula di una convenzione con il Comizio Agrario di Mondovì per la gestione del frutteto, oggi è l’esterno dell’edificio a richiedere interventi consistenti.
Il progetto di restauro verrà illustrato in occasione dell’incontro di venerdì 14 giugno alle ore 17 presso il Castello, dall’arch. Gemma Fulcheri, alla presenza dei membri istituzionali e dei rappresentanti delle Fondazioni bancarie che hanno assicurato, nel corso degli anni, il loro prezioso sostegno.
A seguire, l’inaugurazione di due nuove sale museali. La prima è dedicata alla memoria dell’allevamento del baco da seta, un tempo importante risorsa economica, capillarmente diffuso nelle campagne cuneesi, mentre la seconda si sofferma con video e pannelli sull’attività della pesca e su tutto ciò che un tempo gravitava attorno ai fiumi, elemento fondamentale di una civiltà che ha vissuto in stretto rapporto con l’acqua per la sua forza vitale, e non solo per alimentare l’attività agricola e quella degli opifici che ne traevano l’energia motrice.
Un appuntamento importante, dunque, che segna un nuovo spartiacque per l’attività del Museo e dalla quale sono attesi nuovi positivi sviluppi per l’attività culturale che ruota intorno al Castello.
c.s.