Tutto pronto per C’è Fermento, la kermesse dedicata alle birre artigianali che torna a Saluzzo dal 20 al 23 giugno.
Curato dalla Fondazione Amleto Bertoni, in collaborazione con Città di Saluzzo e Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo, il Salone delle birre artigianali si conferma uno degli appuntamenti più attesi e importanti del settore, un punto di riferimento per birrai, intenditori e amanti della birra.
Qui, in un unico grande spazio, non solo si va alla scoperta delle migliori birre artigianali del territorio e nazionali, ma si possono incontrare i Mastri birrai che ne sveleranno segreti e curiosità sulla lavorazione, produzione e abbinamenti.
Dunque tutto pronto per quella che si preannuncia come un’edizione speciale: il 2019 segna infatti il decennale di una manifestazione che negli anni è cresciuta e che è pronta ad accogliere il suo pubblico più affezionato, proveniente da tutto il Nord Italia e dalla Francia.
Le parole d’ordine? Birra, decennale, formazione, ma anche convivialità con una proposta di street food, racchiuse tutte in un unico concetto: fermento!
Quattro giorni di grande festa che dà il via all’estate, quattro giorni in cui è protagonista assoluta la birra artigianale, sia regionale sia nazionale, ma non solo: ad essere infatti attesi nel cortile della ex Caserma Musso di piazza Montebello a Saluzzo, per la prima volta nella storia della kermesse, ci sono tre Mastri Birrai provenienti dal Nord Europa (Belgio, Inghilterra e Germania), ospiti speciali dell’edizione numero dieci.
Tre Mastri Birrai, tre paesi, tre scuole e tre filosofie di fare birre. Saranno loro ad animare il Salone, insieme ai diciotto birrifici italiani che vanno dal nord al sud, attentamente selezionati dalla Guida alle Birre d’Italia Slow Food e da un comitato scientifico formato da Luca Giaccone e Francesco Nota.
Oltre 120 birre presenti alle spine, che sono affiancate da 12 cucine di strada, selezionate dalla Condotta del Marchesato di Saluzzo Slow Food, per offrire al pubblico un percorso di tutto gusto tra le cucine di nord e sud d’Italia.
Una bella novità per il 2019 è poi la collaboration beer Amleto creata per i dieci anni di C’è Fermento negli impianti di Baladin Open Garden, grazie all’ospitalità di Teo Musso e di Birra Baladin, in collaborazione con Birrificio Trunasse, Birrificio della Granda, Birra Antagonisti e Birrificio Kauss.
La Amleto, dedicata ad Amleto Bertoni e a tutta la città di Saluzzo, è una italian blonde ale profumata, che si caratterizza per dieci sentori – dieci come gli anni di C’è Fermento: bergamotto, arancia, limone, camomilla, genziana, coriandolo, miele di erica, sciroppo di sambuco, sale marino di Trapani e canapa. Sarà possibile scoprire e degustare la birra Amleto solo nei giorni di festival presso la Birroteca.
Anche per quest’anno resta invariato l’ingresso gratuito al Salone e la formula di acquisto, esclusivamente tramite gettoni del valore di 2 euro l’uno, delle degustazioni di cibo e birra negli stand, che avviene attraverso il bicchiere di vetro griffato C’è Fermento, un ricordo dell’esperienza da collezionare.
In questo clima festoso non si lasciano da parte i momenti di formazione e approfondimento rivolti sia agli intenditori sia a semplici appassionati e curiosi.
In particolare grazie alla collaborazione di Unionbirrai tre sono gli appuntamenti da non perdere: giovedì 20 giugno, ore 19.00 – Unionbirrai: il marchio “Indipendente artigianale” , un incontro dedicato al marchio di tutela “Indipendente artigianale” lanciato nel 2018 da Unionbirrai, ma anche alle accise e all’economia che ruota intorno alla birra, e che vede protagonisti in particolar modo i piccoli produttori.
Venerdì 21 giugno, ore 19.00 – La filiera della birra italiana: a che punto siamo?, un interessante approfondimento sul mercato di import/export del malto d’orzo utilizzato nella produzione della birra artigianale.
Sabato 22 giugno, ore 19.00 – Ci sono un tedesco, un inglese e un belga…, una chiacchierata insieme ai Mastri birrai provenienti dal Nord Europa, che racconteranno le specificità delle tre scuole birraie che rappresentano e che danno i natali a tutte le produzioni del mondo.
Inoltre accanto a questi momenti di approfondimento, C’è Fermento propone un calendario di appuntamenti a latere: percorsi didattici di assaggio che tutti i giorni alle 18 e alle 20 sono aperti al pubblico interessato.
A C’è Fermento si degusta, si assaggia, ci si rilassa a fine giornata, ma si balla anche con una proposta fuori dagli schemi: ogni serata ha una playlist Spotify firmata C’è Fermento, che dalle 21,30 farà scatenare il pubblico. Dall’indie del giovedì, passando per lo swing del venerdì, dal rock del sabato al blues della domenica, ogni serata ha la sua musica, per soddisfare i gusti di tutti.
Per l’apertura del festival, giovedì 20 giugno, musica dal vivo con protagonista la marching band Brassvolè, che dalle 18,30 porterà folklore e divertimento tra i tavoli e gli stand del Festival.
Musica ma non solo, con lo uno spazio dedicato a Radio Beckwith, emittente ufficiale del Festival, che racconterà C’è Fermento in diretta con interviste, chiacchierate e confronti.
C’è Fermento si conferma poi anche quest’anno family friendly grazie alla collaborazione con il Ludobus Proposta 80 che offre uno spazio gioco e attività per i più piccoli.
Infine la manifestazione è da quest’anno eco-sostenibile: grazie all’aiuto di CSEA – Consorzio Servizi Ecologia Ambiente, che, attraverso 4 punti di raccolta rifiuti, fornirà istruzioni per differenziare correttamente e per rendere l’evento davvero “green”.
c.s.