La tredicesima edizione di “C’era una volta il Cross”, manifestazione non competitiva riservata alle vecchie moto con le ruote artigliate, organizzata dagli uomini del Moto Club Corsa Lunga di Torino ha offerto ai presenti, come succede ormai quasi sempre negli ultimi anni, un doppio volto: sole e polvere al sabato, pioggia e fango la domenica mattina.
Giungendo al mitico crossodromo “di Pinerolo”, come è più conosciuta la pista di Baldissero di Cumiana, la pioggia aveva fortunatamente smesso di scendere ma si potevano notare le punte delle montagne che sovrastano e circondano l’impianto leggermente imbiancate, a causa molto probabilmente della neve scesa in nottata.
Nonostante le previsioni meteo avessero promesso bel tempo anche per la domenica, i presenti si sono svegliati sotto una pioggia battente, che ha reso il percorso, perfettamente preparato da Elda e Mario Comba, molto insidioso e scivoloso, anche se in alcune curve dopo i primi passaggi si vedeva sollevare già qualche sbuffo di polvere.
Mentre al sabato pomeriggio sono stati molti i conduttori che si sono cimentati in pista divertendosi un mondo, la domenica il numero è drasticamente sceso, anche perché non tutti volevano rischiare di compromettere con una stupida caduta il proprio fisico e soprattutto l’amata “vecchietta”.
La domenica mattina, viste le condizioni metereologiche avverse, sono stati pochi quelli che hanno deciso di scendere in pista ed in molti, soprattutto gli stranieri, hanno deciso di lasciare il crossodromo per fare ritorno a casa.
I box erano comunque affollati, soprattutto la parte bassa, dove facevano bella mostra di se alcune moto perfettamente restaurate, esposte sotto alcuni gazebo. Girando tra i vari terrazzamenti adibiti a parcheggio, la domenica ho contato anche due stand di espositori di ricambi.
Mentre la maggior parte dei presenti si scambiava aneddoti e vecchi ricordi, alcuni piloti hanno iniziato a scendere timidamente in pista, seguiti dopo parecchi giri da diversi altri conduttori che avevano prima verificato le condizioni del tracciato, dimostratosi percorribile dopo che numerosi passaggi avevano praticamente eliminato quasi del tutto il fango, pur rimanendo alquanto infido e scivoloso in alcuni tratti.
Verso mezzogiorno è stata esposta in pista la bandiera rossa, per permettere l’effettuazione delle consuete premiazioni, che hanno fatto purtroppo registrare l’assenza di Emilio Ostorero, ancora convalescente a seguito dell’operazione subita mentre era presente, seppure reduce dalla frattura del femore e non con il suo tradizionale abbigliamento, il mitico “Mac Donald”, che ha consegnato le medaglie ricordo, raffigurante lo scomparso Gianfranco Moro, accompagnando ogni premiato con le sue immancabili battute, che hanno strappato a tutti i presenti moltissimi sorrisi.
Grazie ai contatti di Gian Pio Ottone, erano presenti sul campo una cinquantina di ex piloti, tra i quali, essendo impossibile citarli tutti, Alessandro Gritti, Piero Coscia, Canzio Tosi, Luciano Costa, che ha portato le locandine della manifestazione Imola Motocross Show e l’ex importatore Maico Basilio Portelli.
Al termine delle premiazioni Valter Cavallero ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare i tanti amici che hanno lasciato il movimento in questo ultimo periodo, primo tra tutti Luigi Ziggiotti, al quale era dedicato il tabellone a ricordo della manifestazione, dove tutti i premiati hanno apposto la loro firma.
c.s.