Il cuneese Giovanni Panzera pronto alla traversata delle Alpi in bicicletta

Partirà da Trieste per arrivare a Montecarlo nel giro di due mesi, percorrendo oltre 2300 km. A supportarlo una serie di sponsor, tra cui la Merlo

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Da Trieste a Montecarlo in bici, 2360 km, 52 passi alpini e 65 mila metri di dislivello. E’ l’avventura che si prepara ad affrontare il cuneese Giovanni Panzera, titolare, insieme al fratello Teresio, di uno studio di produzioni video televisive. “Pedalando tra le aquile – la traversata delle Alpi” comincerà domani, martedì 9 luglio, con il trasferimento a Trieste, dove giovedì Giovanni inizierà il suo viaggio in bicicletta, seguito e supportato in auto dal fratello Teresio.

La traversata è stata presentata oggi, lunedì 8 luglio, a San Defendente di Cervasca, nel centro formazione e ricerca della Merlo, azienda che sostiene l’iniziativa dei Panzera. “Siamo pronti, l’adrenalina è al massimo – ha detto Giovanni -. Sarà una grande avventura: è un sogno che avevo fin da piccolo, da quando ho cominciato ad andare in bicicletta. Ora è il giunto il momento di realizzarlo”. Conta di impiegarci tra il mese e mezzo e i due mesi, pedalerà su una bici che la Punto Ciclo Conte, altro sponsor, ha messo a punto, adattandola alle sue esigenze e attaccando un carrellino dove trasporterà tutto il necessario per la traversata. “Avrò un carico di 35 chili da trainare: non sarà facile, ma mi sono allenato tanto, soprattutto in salita, e sono pronto”.

 

Non potrà mancare, naturalmente, la telecamera, che grazie ad un pannellino solare si ricaricherà durante il tragitto. Al termine del viaggio, verrà realizzato un documentario e verrà scritto anche un libro. A salutare la partenza di Giovanni Panzera, anche il cavalier Amilcare Merlo, presidente dell’azienda che porta il suo nome: “Abbiamo accettato volentieri di sponsorizzare questa impresa perché ne vale la pena. Per Giovanni è una grande sfida, noi siamo contenti che possa portare il nostro nome in questo sua traversata. Non posso dire che lo invidio e non posso prestargli le mie gambe, ma un pezzo di cuore glielo lascio volentieri”.

Tra gli sponsor che hanno dato il loro contributo all’iniziativa anche la rivista Idea, l’azienda Thor di Busca e Ancos Confartigianato.