Dopo l’anteprima a Embrun, in Francia, nell’ambito di L’Heure de l’Orgue e l’esordio a Saluzzo con due serate ricche di ospiti eccellenti e, soprattutto, di bellezza ed emozioni, continua per tutta la settimana, fino a domenica 21 luglio, lo spettacolo del MOF – Marchesato Opera Festival Acá y Allá – ESPAÑAS.
Salutate le “canciones” di Ferran Savall e le performance dei molti artisti che tra sabato e domenica hanno regalato al pubblico la loro interpretazione sul tema portante di questa ottava edizione – la cultura musicale rinascimentale e barocca spagnola –, da lunedì si continua con una programmazione diffusa tra Saluzzo, Lagnasco e Revello.
Il festival si chiuderà il prossimo week-end con due appuntamenti d’eccellenza. Sabato 20 luglio alle ore 21, presso la Sala Verdi della Scuola APM, andrà in scena Gek Tessaro con il suo “Il cuore di Don Chisciotte”, spettacolo visionario e poetico che propone un percorso di suggestioni liriche sul tema dei cuori in viaggio.
Domenica 21 luglio alle ore 21, infine, la Chiesa di San Giovanni ospiterà “D. Zipoli: San Ignacio – Una giornata nelle missioni gesuitiche”, una produzione inedita e originale in cui la musica interagisce con il teatro ad opera dell’Orchestra Accademia La Chimera e degli attori di La TeaTalía/Cantieri Teatrali con la direzione del Maestro Gabriel Garrido.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Per informazioni: Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale, Via dell’Annunziata 1b – Saluzzo (CN) | www.scuolaapm.it – [email protected] | tel. 0175 47031 | Facebook MOF – Marchesato Opera Festival
L’edizione 2019 del Festival, organizzata dal Comune di Saluzzo in collaborazione con la Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale e la Fondazione Artea, ha ricevuto il patrocinio dell’Istituto Cervantes per aver creato un collegamento diretto con il mondo ispanico internazionale, con particolare riferimento allo scrittore Miguel de Cervantes e al poeta El Conde de Villamediana.
Le due figure sono infatti le protagoniste di due degli spettacoli in calendario proprio nei prossimi giorni: “El retablo de las maravillas | Miguel de Cervantes” (venerdì 19 luglio alle ore 18 a Villa Belvedere) e “Diario de viajes del Conde de Villamediana” (venerdì 19 luglio alle 21 ai giardini della Scuola APM).
Lungo tutta la settimana saranno molti gli artisti di altissimo livello che arriveranno e si esibiranno nel Saluzzese con produzioni attinenti alla cultura musicale rinascimentale e barocca sviluppatasi attorno alla corte reale spagnola e l’influenza che questa esercitò sulla cultura indigena delle colonie sudamericane.
Il Festival vuole però anche essere una preziosa occasione di incontro tra artisti giovani e artisti affermati nell’ambito di masterclass e workshop, nonché un importante momento di visibilità per i talenti emergenti.
Tra i tanti, si esibiranno Francesco Corti, giovane clavicembalista di eccezionale bravura, docente presso la Schola Cantorum du Basilea, ed Esa Abrate, giovanissimo direttore dell’Orchestra Internazionale per la Pace Pequeñas Huellas, insignito dal Presidente Sergio Mattarella del titolo di Alfiere della Repubblica per il suo impegno in campo sociale in qualità di musicista, docente e direttore.
Al MOF Abrate sarà tra gli interpreti di OFF BALLAD, progetto vincitore del bando “Boarding Pass Plus” finanziato dal MIBAC. Gli studenti che partecipano alle masterclass organizzate nell’ambito del MOF avranno inoltre l’opportunità di esibirsi in composizioni a doppio coro con l’Artean ensemble di Pamplona, mentre Pablo Valetti, violinista argentino di fama internazionale, con Raúl Iaiza saranno impegnati in un progetto didattico in progress dedicato alla formazione dei giovani attraverso la musica pensata come movimento. Anche Gabriel Garrido, direttore e maestro di numerose generazioni di musicisti, sarà disponibile a “raccontarsi” ai giovani del MOF.
“Il nostro concetto di Festival – raccontano gli organizzatori – prevede un’interazione costante tra gli artisti di fama internazionale che vengono a Saluzzo per offrire concerti e gli allievi del corso di perfezionamento che si svolge contemporaneamente al festival. Si intrecciano i sentieri degli allievi e dei maestri, fino a confondersi tra loro. Ogni giorno sul palcoscenico interagiscono gli uni con gli altri, a modello di una società che non pretende di separare i docenti dai discenti, ma che considera il sapere come un apprendimento osmotico costante”.