Dal 12 al 14 luglio Alba e Parma, le uniche due città italiane creative Unesco per la gastronomia, sono state protagoniste di UlisseFest, la rassegna dedicata al viaggio con dibattiti, testimonianze, spettacoli, musica, film ed altre iniziative, a Rimini.
Un festival organizzato da EDT, editore italiano di Lonely Planet, la casa editrice australiana che diffonde guide turistiche in tutto il mondo. Alba è in Piemonte, regione che proprio la Lonely Planet ha riconosciuto come meta da scoprire nei Best in Travel 2019.
Nel cuore dell’Emilia Romagna, l’UlisseFest quest’anno ha reso omaggio al territorio di Langhe Monferrato Roero e alla Food Valley, l’area europea con il maggior numero di prodotti Dop e Igp, “Italy’s greatest gastronomic treausure”, secondo la rivista Forbes.
Alba e Parma sono state al centro del panel di sabato 13 luglio dedicato alle Città Creative Unesco. Sul palco Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Angelo Boscarino curatore della progettualità del Distretto Gastronomico Alba Parma e Massimo Spigaroli, presidente della Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, hanno raccontato al pubblico come si è giunti a tutelare e promuovere due territori eccezionali, valorizzandone la storia e offrendo loro la possibilità di incarnare il modello culturale agroalimentare italiano agli occhi del mondo. Anche per provare a rispondere al tema scelto quest’anno: “Perché viaggiamo?”.
Le due città sono state anche protagoniste della cena inaugurale del festival venerdì 12 luglio. Un menù a cura degli chef Luciano Tona, direttore dell’Accademia Bocuse d’Or Italia e Enrico Bergonzi, presidente del Consorzio Parma Quality Restaurant, con le specialità dei due territori offerte a istituzioni, media e stakeholders, nel teatro “Galli” in piazza Cavour.
Al tavolo, tra gli invitati, le autorità di Alba rappresentata da Carlotta Boffa, assessore ai servizi culturali e Mauro Carbone, direttore Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Accanto gli esponenti dell’Emilia Romagna: Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e presidente di Visit Romagna, Giampiero Piscaglia assessore al Turismo di Rimini, Davide Cassani presidente APT Emilia Romagna, Emanuele Burioni direttore APT Emilia Romagna, insieme ad altri rappresentanti degli enti del turismo, di Abu Dhabi, Slovenia, Visit Romagna, Piemonte, Giappone, Perù, Polonia e Giordania, accanto ad ospiti speciali come Tony Wheeler fondatore di Lonely Planet, Carlo Petrini, Ana Moura, Giorgio Li Calzi, Tina Maze.
Commenta Carlotta Boffa, assessore alla Cultura del Comune di Alba: «In piazza Cavour, tra palazzi medioevali, cinquecenteschi, fontane, statue ed un teatro Galli della seconda metà dell’800, abbiamo vissuto due giorni di eventi nella cornice dell’UlisseFest. Abbiamo ascoltato le storie di tanti avventurosi “viaggiatori”, celebri o meno, ma tutti pionieri con la voglia di raccontarsi e di tramandare valori eterni. C’eravamo anche noi. Reduci da poco, di un viaggio impegnativo ma che ha portato molte soddisfazioni: l’UNESCO experience che ha promosso Alba, subito dopo Parma, tra le Città Creative per la Gastronomia».
«Per arrivare a ciò bisognava fare tante cose – secondo Mauro Carbone, direttore Ente Turismo Langhe Monferrato Roero – In particolare, bisognava tirare fuori l’anima vera di un territorio e diventare un modello di sviluppo. Alba oggi è tutto questo e molto altro. Tanto che noi stessi albesi non ci rendiamo conto di quello che siamo. Oggi, contaminati dai saperi degli altri, possiamo creare un circuito di prodotti di altissima qualità che ci rappresentino in tutto il mondo».
Per Angelo Boscarino, curatore della progettualità del Distretto Gastronomico Alba Parma, «Alba vista da fuori è molto più grande. Dalla Malora all’UNESCO avete fatto passi da gigante. Da una situazione difficile avete trovato delle soluzioni diverse e innovative che hanno fatto cambiare la percezione dei vostri limiti aumentando la consapevolezza delle vostre risorse».
Secondo Massimo Spigaroli, presidente della Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, «non dobbiamo pensare di essere arrivati, ma dobbiamo tenere conto delle contaminazioni con il resto del mondo. Più contaminazioni riceviamo più evoluzione raggiungiamo».