“Importante che Miss Italia abbia acceso i riflettori sul femminicidio: la vera bellezza è quella senza lividi”

L’opinione di Anna Mantini (Lega): “Anche i concorsi di bellezza contribuiscono a un’educazione sentimentale che prevenga e isoli socialmente la piaga della cultura del possesso che porta alla violenza dell’uomo sulla donna. Sarebbe bello che l’iniziativa fosse replicata in eventi dello stesso genere”

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Considero molto importante che un concorso nazionale di rilievo e di alto prestigio, come Miss Italia, abbia acceso i riflettori sul dramma del femminicidio. Anche una competizione di bellezza femminile, che sia basata su valori di lealtà e di rispetto reciproco fra le ragazze in gara e fra queste e coloro che le devono giudicare, può contribuire a formare, nella pubblica opinione e nella coscienza sociale e collettiva, un moto culturale capace di prevenire e di isolare una grande piaga del nostro tempo: quella cultura materialista e del possesso che non accetta di sentirsi opporre un “no” e che culmina nella violenza dell’uomo contro la donna. Oggi le giovani e giovanissime generazioni seguono questi eventi soprattutto sui “social media”, dunque il messaggio arrivato è stato diretto e significativo. Adesso più che mai occorre portare nelle scuole, e nei contesti dove vengono celebrate le qualità estetiche, un forte e condiviso progetto di educazione sentimentale, che insegni in primo luogo che la vera bellezza è quella di un rapporto che non lascia lividi, né psicologici né fisici. Per questo motivo il mio ringraziamento va agli organizzatori di Miss Italia, dedicata quest’anno alla memoria della compianta Giordana Di Stefano trucidata con 48 coltellate dal proprio “ex” trasformatosi in stalker killer, e il mio auspicio è che altri concorsi dello stesso genere si concentrino su questa tematica che resta tuttora di enorme allarme sociale”.

Lo dichiara Anna Mantini, esponente della Lega di Fossano e delle Consulta femminile regionale, Vicepresidente di ExpoElette e autrice di diverse iniziative finalizzate alla sensibilizzazione sull’emergenza dei femminicidi.

c.s.