Termina con l’amaro in bocca la stagione sportiva 2015-16 della squadra under 18 femminile di pallacanestro di Cuneo.
Un gruppo di giocatrici di grande talento che negli ultimi 4 anni ha fatto molti progressi ed ha ottenuto risultati storici per la ASD Granda Basket meritando, per la prima volta nella storia del basket cuneese, una qualificazione alle finali nazionali giovanili disputate lo scorso anno a Roseto degli Abruzzi, raggiungendo l’Olimpo delle migliori 16 squadre italiane.
Elena, Barbara, Sara, Christelle, Lydie, Alessandra, Matilde, Silvia C., Anna, Michela, Martina, Arianna, Jennifer sono atlete classe 1998, 1999 e 2000 che insieme alle più “vecchie” Agnese, Silvia B., Giulia, Alessia ed Halima hanno conquistato, sempre lo scorso anno, la serie B, riempiendo di orgoglio la ASD Granda Basket e tutto il movimento cestistico cuneese.
Le ragazze, seguite con grande dedizione, scrupolosità, passione e professionalità dal coriaceo coach Di Meo hanno lavorato sodo anche durante la stagione sportiva 2015-16, terminando imbattute il campionato regolare, nonostante i numerosi infortuni, diversi episodi di problematiche personali delle atlete, le “irrinunciabili” e discusse gite scolastiche che hanno compromesso le presenze agli allenamenti, ma giovedì 14 aprile si sono fatte sfuggire per soli 2 punti il titolo regionale tanto inseguito durante la stagione sportiva in una fase finale “al meglio delle tre” con la formazione moncalierese, seconda in classifica, rafforzatasi per l’occasione di ben 4 giocatrici. La finale è stata una gara intensa e ben giocata davanti al pubblico di casa che ha supportato con entusiasmo le giocatrici grintose e determinate. La troppa tensione vissuta in campo è stato il punto debole delle cuneesi di cui le esperte giocatrici di Moncalieri hanno approfittato mettendo a segno i troppi palloni persi dalle ragazze della Granda Basket che sul finale si sono fatte prendere dalla “paura di vincere” sprecando ben tre occasioni offensive determinanti.
La sconfitta non ha permesso di conquistare il primo gagliardetto regionale tanto agognato dalle ragazze e le ha costrette a giocare l’ultima occasione per accedere alle finali nazionali di cui sono state protagoniste lo scorso anno. Lunedì 18 aprile coach Di Meo e le sue ragazze sono scese in campo a Milano 3 contro la formazione veneta di Marghera, costituita da ben cinque risorse della serie A2, ed hanno inspiegabilmente perso una partita che pressoché non hanno giocato. La formazione cuneese è stata irriconoscibile per tutti i quattro quarti della partita, poco determinata, imprecisa, impaurita e poco collaborativa. Attonito il pubblico ed ancora di più il coach Di Meo disarmato di fronte ai numerosissimi errori individuali commessi dalle sue giocatrici, poco toniche ed incapaci di reagire nonostante tutti gli accorgimenti messi in pratica. La grande amarezza e delusione è stata l’assenza del carattere, della grinta e determinazione che ha sempre caratterizzato il gruppo e la totale assenza dell’unione della squadra e del cuore che in campo è stato spesso il punto di forza che ha persino compensato le eventuali manchevolezze tecniche.
Il gagliardetto e le finali nazionali sarebbero stati il giusto epilogo di un percorso di crescita esponenziale delle ragazze, ma è comunque doveroso un grande plauso al lavoro compiuto ed ai successi di tutto l’anno. “Crescere passa anche attraverso le cadute” ha scritto coach Di Meo la sera della brutta sconfitta “l’importante è sapersi rialzare”. Si ripartirà da qui per la nuova stagione: umiltà, impegno, voglia di mettersi in gioco, grinta, passione, tenacia e, soprattutto, fiducia nella forza della squadra, questi gli ingredienti per mirare ancora in alto.
c.s.