Polizia Municipale aggredita a Bra per un divieto di sosta: arriva la solidarietà dei colleghi di “Fuori Coro” | Il gruppo di Fasebook, composto da ufficiali ed agenti, ci scrive per commentare l’accaduto

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Siamo Ufficiali ed Agenti appartenenti alla Polizia Locale di diversi Comuni d’Italia che, uniti nel comune intento di vedere finalmente approvata la riforma della Polizia Locale, abbiamo costituito sui social network un gruppo denominato “IL FUORI CORO”, un luogo d’incontro dove, le nostre voci, possono andare al di là, nel pieno rispetto della legge …..

 

 

“Il FUORI CORO” nasce con la ferma volontà di diffondere una identità e promuovere un senso di appartenenza tra tutti i 60.000 operatori della Polizia Locale d’Italia, portando avanti iniziative intese proprio a rafforzare lo spirito di Corpo unitario.
Dall’articolo di cronaca pubblicato sul quotidiano on line Ideawebtv.it il 28 aprile u.s. “ Bra: 30enne aggredisce e minaccia la Polizia Municipale per un divieto di sosta”, abbiamo appreso che:
“E’ stato deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica di Asti il trentenne albanese, residente a Bra e già noto alle forze dell’ordine, che ieri pomeriggio, mercoledì 27 aprile 2016, ha aggredito una pattuglia della polizia municipale di Bra.

 

Gli agenti erano stati chiamati per un problema di soste selvagge e hanno elevato una contravvenzione anche all’Opel Corsa di H.M. Lo stesso giungeva sul posto e iniziava a minacciare pesantemente i due agenti presenti, rifiutandosi anche di declinare le generalità e consegnare il proprio documento.
Non solo. L’uomo cercava anche di partire con la propria auto, causando lesioni ad uno dei due agenti che tentava di impedirglielo. L’automobilista è stato poi identificato e, a suo carico, è immediatamente scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per i reati di oltraggio, violenza, resistenza, minaccia a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità, interruzione di pubblico servizio e diffamazione aggravata. Quest’ultima dovuta perché l’uomo aveva pubblicato su di un noto social network alcune immagini e frasi diffamatorie su quanto accaduto. Fortunatamente lievi le lesioni riportate dall’agente”.

 

BALCANICAMENTE
Questo calembour per il quale chiediamo indulgenza è per cercare di capire cosa possa passare per la mente di questo giovane albanese che sfoga tutte le proprie energie per aggredire dei colleghi in servizio. Tutti i giorni è ormai la stessa triste cronaca: aggressioni, lesioni, ferite, ingiurie….la misura è ormai colma e crediamo che sia tempo di mettere un freno alle velleità rissose ed ai bollenti spiriti del primo scellerato che si sente in dovere di recarci offesa verbale, fisica e morale.

 

La misura è colma ed il problema è serio! Serio perché qui vengono messe in discussione e disprezzate non solo la nostra figura, la nostra funzione ed il nostro operare, ma le regole necessarie per consentire al civile consorzio umano una convivenza degna di tale nome.
Per questo auspichiamo che vengano comminate pene giuste ma severe che vengano, con il supporto dei mass media della stampa e del tam tam dei social, portate a conoscenza di tutti soprattutto per dissuadere ogni balordo che pensa di poter impunemente oltraggiare chi porta una divisa e lavora sulla strada per il benessere di tutti. Anche per il benessere di chi ciò non apprezza…
Colleghi di Bra, solidali con voi, vi auguriamo celere guarigione e di nuovo, presto operativi.

 

Non solo multe…
La vecchia e classica figura del Vigile Urbano è in soffitta da anni da decenni, ora le metropoli, le città ma anche i piccoli centri urbani sono cambiati. La sicurezza urbana e il controllo del territorio sono diventate una priorità per tutte le amministrazioni locali. Sono cambiati i contesti rispetto al passato… I fenomeni criminosi si sono acuiti, le attività illegali sono aumentate,  la maleducazione è aumentata, l’inciviltà è aumentata,  l’immigrazione clandestina è aumentata… il tessuto urbano e sociale delle città in cui viviamo è cambiato… 

 

In questo contesto la Polizia Locale al pari delle altre F.O. opera nei centri urbani occupandosi di una miriade di attività istituzionali: Polizia stradale (controlli di ogni genere, rilevazione di incidenti stradali, viabilità, ecc.), Polizia edilizia (controlli di polizia giudiziaria sul rispetto delle normative vigenti in materia di abusivismo urbanistico-edilizio), Polizia amministrativa (controlli sugli esercizi commerciali), poi ci occupiamo di tutela dell’ambiente (controllo veicoli abbandonati, discariche abusive, e tutta un’altra serie di attività correlate alla tutela del territorio), controllo e repressione, per il commercio esercitato in forma ambulante, di tutte le attività illecite connesse alla vendita di merce contraffatta e non (i venditori abusivi di origine extracomunitaria e/o comunitaria vedi ROM) a tal proposito visto il propagarsi del fenomeno dell’abusivismo commerciale (cinesi, africani, ROM, bengalesi, ecc.) sarebbe opportuno operare congiuntamente alle altre F.O. per reprimere un fenomeno che sta pian piano portando degrado nelle nostre belle città d’arte, sulle spiagge, località turistiche balneari, montane, lacustri, rendendole dei veri e propri suk.
Operiamo, senza alcuna tutela giuridico-contrattuale,  nei campi ROM in molte situazioni di degrado e grave pericolo per l’incolumità degli operatori e sposti a rischi enormi. Operiamo nei siti ove sbarcano i “migranti-clandestini-profughi”.

 

La Polizia Locale interviene molte volte in operazioni coordinate INTERFORZE unitamente a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza per attività anche complesse e articolate sotto il profilo tecnico organizzativo.
Affianchiamo il personale sanitario nei TSO. Ci prendiamo carico di mille segnalazioni che vengono fatte dai cittadini in merito financo alle più assurde richieste… la vecchia figura del “Vigile Urbano” intento a fare le multe non esiste più, oggi quell’aspetto è una parte di altre decine di attività istituzionali che la Polizia Locale svolge sul territorio a servizio della collettività e dei cittadini cercando di salvaguardare e tutelare l’interesse generale.
Ci occupiamo di microcriminalità, spaccio di droga, furti, scippi, rapine, prostituzione, reati compiuti da minori (per la maggior parte commessi da bambini – ragazzi di etnia ROM). 

 

Le Procure della Repubblica sparse sul territorio nazionale delegano alla Polizia Locale una miriade di indagini su disparate materie assorbendo molto personale in queste attività di Polizia Giudiziaria, da ultimo citiamo la più grande operazione investigativa della Polizia Locale di Rimini denominata Kebab Connection 1 e 2 che ha portato all’arresto di 87 nordafricani di varia provenienza dediti allo spaccio di droga nel litorale e nelle provincie di Ravenna e Forlí oltre che Cesena, citiamo altresì la lunga attività di indagine della Polizia Locale di Roma Capitale durata ben 3 anni e che ha portato all’arresto del “Pappone di Craiova”, boss romeno di origine ROM specializzato nello sfruttamento della prostituzione di giovani ragazze provenienti dalla Romania fatte emigrare con l’illusione di una casa, un lavoro, dei guadagni e poi schiavizzate, violentate e umiliate, una indagine articolata e complessa fatta di appostamenti e intercettazioni.
A fronte di questi gravosi impegni ne deriva una maggiore esposizione ai rischi, non passa giorno che non si leggano dalle cronache dei quotidiani locali di aggressioni o peggio a danno degli uomini e donne della Polizia Locale.

 

Gli atti di violenza che subiscono gli appartenenti alla Polizia Locale, reiterati quotidianamente, non si contano più: agenti aggrediti, minacciati personalmente o fatti oggetto di atti vandalici ai propri beni (vedi auto incendiata ad una collega), feriti o addirittura uccisi (Niccolò Savarino, Michele Liguori, Maria Ilardo, Francesco Bruner, Vincenzo Cinque, Sara Gambaro, solo per citare alcuni …) un vero e proprio bollettino di guerra destinato a riportare sempre più cattive notizie.

 

Una guerra ignorata dal mondo giornalistico a livello nazionale, capace solo di rappresentare la figura del Poliziotto Locale come il daziale degli anni 50 del secolo scorso, abile solo a far le multe e omettere di descrivere ciò che di positivo viene fatto e di riportare nelle cronache che i famigliari di tante Giacche Blu sono diventate vedove, vedovi, orfani… dimenticati non solo dai giornali ma purtroppo anche dalle Istituzioni.
Ogni giorno, in tutte le 8.000 realtà locali che compongono lo Stato Italiano, viene combattuta una battaglia per affermare lo Stato di diritto, per far rispettare le regole al fine di avere una società civile e progredita… in taluni Comandi dei capoluoghi di provincia sono presenti reparti specialistici che si occupano, non solo di supportare i colleghi di centri urbani minori ma, anche di reati come lo spaccio di droga, la prostituzione od il traffico di auto rubate o importate illecitamente dall’estero e altre innumerevoli tipologie di indagini, tali nuclei sono delle eccellenze in Italia che nulla hanno da invidiare alle altre specializzazioni delle Forze di Polizia Statali.

 

Con i fatti, non con le chiacchiere, le Donne e gli Uomini della Polizia Locale Italiana, dimostrano di essere il primo, vero, baluardo della legalità e di essere la vera Polizia di Prossimità, vicina al cittadino.
Per tutto questo, Dott.ssa Sibille e Dott. Taba, Vogliate farvi carico, di far pervenire un’istanza, presso le opportune sedi Istituzionali, che rappresenti il grido oramai disperato dei 60.000 agenti e ufficiali, che indossano ogni giorno con alto senso del dovere l’uniforme di poliziotto locale e che chiedono RIFORMA e TUTELE per la categoria, noi del FUORI CORO lo abbiamo fatto in più occasioni anche recentemente scrivendo a cuore aperto al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato. Le Istituzioni debbono una risposta politica a chi le serve quotidianamente. 

 

Il tributo di sangue che sta versando la Polizia Locale d’Italia sull’altare dello spirito di sacrificio e di Corpo, rende urgente e improcrastinabile una Riforma organica e strutturale della P.L. che vada oltre la L. 65/86, adeguandosi ai cambiamenti e alle mutate esigenze dei nostri centri urbani che richiedono la cosiddetta “Sicurezza Integrata del Territorio”, ma soprattutto una modifica all’art. 6 del D.Lgs. 201/2011 (cosiddetto Decreto Monti) che restituisca dignità ai 60.000 uomini e donne della Polizia Locale d’Italia e restituisca le Tutele cancellate maldestramente a danno di chi ogni giorno si sacrifica e veste con onore una divisa al pari delle altre Forze dell’Ordine.
Ma noi, consci delle nostre possibilità e capacità, andiamo fieramente avanti e consapevolmente certi che prima o poi il “lavoro” paghi, attendiamo i giusti riconoscimenti e rimaniamo in attesa che chi è alla guida del Paese si accorga finalmente che 60.000 agenti e ufficiali della Polizia Locale d’Italia sono meritori delle dovute TUTELE e della tanto agognata RIFORMA…

 

Con la presente, il Fuori Coro vuole infine rappresentare ed esprimere la più totale vicinanza al Comando della Polizia Municipale di Bra ed al collega aggredito… Stimatissimi Sindaco e Comandante, la nostra solidarietà a tutti voi.
Cordialmente…

 

IL FUORI CORO

 

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