Sono stati condannati in primo grado dal Tribunale di Cuneo i due gemelli T.E e T.E., albanesi 31enni, arrestati dai carabinieri di Saluzzo, nel mantovano a luglio dello scorso anno ed accusati di numerosi furti in abitazione perpetrati nel nord e centro Italia.
Le indagini, scaturite dopo di un raid predatorio notturno verificatosi a fine novembre’14 in Valle Po, hanno via via messo in luce una serie impressionante di furti in abitazione, alcuni sfociati in rapina, che hanno interessato molte province italiane, nel circondario giurisdizionale di ben 13 Procure della Repubblica, dal Friuli alla Lombardia, dal Veneto fino al cuneese ed alle province toscane di Pisa e Firenze. I due gemelli albanesi avevano allestito una vera e propria holding dell’illecito, caratterizzata da una spiccata mobilità attraverso le arterie stradali del centro nord Italia, a bordo di super car come una Ford Mustang o una Mercedes SLK, con sopralluoghi diurni ed a seguire i colpi notturni.
Nel decorso mese di aprile, i due congiunti sono stati condannati con rito abbreviato dal Tribunale di Cuneo (per i furti e le rapine commesse nella Provincia), rispettivamente a tre anni e sei mesi (detenzione in un carcere mantovano per altri fatti) ed a 2 anni e sei mesi, (arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico). Confiscati a beneficio dello Stato le due autovetture sportive così come tutto l’oro trovato in loro possesso all’epoca dell’arresto di cui non è stato possibile risalire ai proprietari e il contante ammontante a oltre 25.000 €.
Sono tuttora in corso le decisioni delle altre Autorità Giudiziarie interessate per competenza territoriale dove sono stati acclarati i furti addebitati ai fratelli albanesi pertanto non si esclude l’aggravamento delle misure nei confronti di costoro.