Continuità e concretezza sono le parole d’ordine del programma con il quale il sindaco uscente Livio Acchiardi si ricandiderà a Dronero alle amministrative del prossimo 5 giugno.
L’attuale primo cittadino guiderà la lista “Insieme per crescere” composta da 12 candidati a consiglieri comunali. Cinquantaquattro anni, Acchiardi è pronto al confronto con lo sfidante, Luigi Bernardi.
Se si guarda alle spalle, come giudica questi 5 anni alla guida di Dronero?
“Innanzitutto devo dire che ho avuto la fortuna di lavorare con un gruppo di collaboratori davvero bravi, che mi hanno dato una grandissima mano. Si è lavorato in una situazione di estrema difficoltà, perché Dronero arrivava da un periodo di commissariamento. Siamo riusciti a risanare il bilancio, riducendo l’indebitamento da 4,6 milioni di euro e 3,5 milioni di euro. Abbiamo recuperato un milione di euro sull’area industriale, favorendo quattro nuove attività che hanno creato posti di lavoro; abbiamo aperto una vertenza con l’Enel che, se riusciremo a portare a casa, come confidiamo, darà grandi speranze per Dronero, perché parliamo di importi decisamente importanti; abbiamo attivato un ufficio ambiente ed energia, ottenendo già risparmi importanti sia sull’energia elettrica che sull’energia termica. Inoltre sono state aperte delle strutture che erano chiuse, come il cinema teatro, grazie al contributo della Fondazione CRC, e il locale Evoque, grazie ad un accordo con un privato; abbiamo rimesso a nuovo la sala polivalente Milli Chegai dismettendo l’affitto di una sala che il Comune aveva, risparmiando così 18 mila euro annui. E’ partito anche il digitale, grazie al contributo della Fondazione San Paolo. E poi tanto altro: insomma, di cose ne sono state fatte“.
Dunque con quali prospettive e quali speranze si affaccia alle votazioni?
“Sono tranquillo, con la coscienza di chi, insieme al mio gruppo, ha dato tutto quello che poteva. Posso guardare le persone negli occhi, a testa alta, dicendo loro che abbiamo dimostrato nei 5 anni, concretamente, quello che si poteva fare, tenendo anche presente il contesto all’interno del quale si è lavorato“.
Quali sono i punti fondamentali del suo programma?
“Noi abbiamo provato a chiudere gli occhi e pensare a quale sia la Dronero del futuro che vorremmo; non necessariamente nei 5 anni, ma in un periodo di tempo anche più lungo, e abbiamo le idee abbastanza chiare. In quest’ottica ci sarebbero la riqualificazione dell’area della stazione, di piazza XX settembre e di piazza Martiri. Abbiamo inoltre l’intenzione, insieme all’Unione montana della Valle Maira, di portare avanti il discorso della ‘vetrina’ con i prodotti agricoli e artigianali in piazza Aldo Beltricco, una porta per chi arriva in città, con l’Ufficio turistico vicino che può indirizzare la gente per far conoscere le peculiarità del nostro territorio. E poi, più in generale, vogliamo avere un occhio di riguardo al sociale e alle famiglie che sono in difficoltà e soprattutto all’emergenza lavoro; ci sarà una collaborazione molto stretta con le associazioni di volontariato, che sono tantissime e ci stanno dando una grossa mano. Intendiamo riuscire inoltre ad offrire ai cittadini dei servizi che siano comodi, di facile accesso e a prezzi ragionevoli“.
In conclusione, perché i droneresi dovrebbero votare per lei?
“Per dare una continuità, perché le comunità crescono se si lavora in continuità a livello di programmi. E perché io spero e credo che nei 5 anni nei quali hanno avuto modo di conoscerci, i cittadini abbiano potuto constatare di avere a che fare con persone disponibili e umili, che hanno saputo ascoltare“.
GDS
Foto Stella Missere