Il Castello di Magliano Alfieri entra nella Barolo & Castles Foundation

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Un nuovo ingresso per la Barolo & Castles Foundation: il castello di Magliano Alfieri entra a far parte della Fondazione nata nel 2011 con l’obiettivo di gestire in modo diretto e integrato il “sistema castelli” che si sviluppa attorno al WiMu – Museo del Vino di Barolo.

Dopo Barolo, Serralunga d’Alba e Roddi in Langa, Magliano Alfieri è il primo maniero tra le colline del Roero a entrare nel circuito che si occupa di conservazione, manutenzione, gestione e valorizzazione di castelli, dimore storiche o altri complessi museali del territorio.

«E’ con grande piacere che annunciamo l’ingresso del castello di Magliano Alfieri nella Fondazione, nata proprio per coinvolgere realtà e creare un vero distretto dei castelli delle colline Unesco – dice il presidente della Barolo & Castles Foundation, Paolo Damilano –. Sono convinto che questo sia un progetto ambizioso fondato su basi solide, già capace oggi di gestire e comunicare i nostri manieri come un’unica attrazione turistica e culturale di alto livello, per numeri e qualità dell’offerta».

Di proprietà del Comune dal 1987, il castello di Magliano Alfieri – appartenuto nel XVII secolo alla famiglia degli Alfieri di Sostegno (signori di San Martino) e residenza estiva di un giovanissimo Vittorio Alfieri che ne fa menzione in diverse sue lettere – ospita nelle sue sale il Museo di Arti e Tradizioni popolari, in particolare con la sezione dei Soffitti in Gesso, e dal 2015 il percorso museale dedicato al Teatro del Paesaggio delle colline di Langhe e Roero.

«Siamo felici e orgogliosi che Magliano Alfieri sia il primo paese del Roero ad essere inserito nel circuito della Barolo & Castles, che con professionalità e successo si occupa della gestione di beni storici del nostro territorio – dice il sindaco di Magliano Alfieri, Giacomina Pellerino –. Lo scopo è ovviamente quello di valorizzare il nostro castello e di rendere più accessibili i nostri musei. Da anni il Comune si impegna per il mantenimento dell’edificio con interventi strutturali e restauri anche importanti e, ora che il maniero è stato recuperato quasi nella sua interezza, la nostra esigenza è di far conoscere al mondo la sua bellezza. Il nostro augurio è di poter aumentare il numero di visitatori e vedere presto altri castelli del territorio seguire il nostro esempio».

Impegnata in questi anni nei restauri, la gestione e la valorizzazione del maniero roerino, anche l’associazione culturale Amici del Castello Alfieri continuerà a collaborare con la Barolo & Castles Foundation. Il presidente Carlo Sacchetto: «La nostra associazione è nata alla fine degli Anni Ottanta ed è sempre stata costituita da consiglieri comunali, cittadini e volontari con l’intento di animare e tenere in vita le attività ospitate nell’antico maniero. Grazie al lavoro di Antonio Adriano, si è pensato di allestire il Museo dei Soffitti in Gesso e l’associazione si è poi occupata delle aperture e le visite, collaborando con le varie amministrazioni comunali che si sono succedute e creando eventi culturali, mostre e iniziative per la valorizzazione dei prodotti locali.

Anche nella realizzazione del più recente Museo del Teatro del Paesaggio l’associazione è stata molto coinvolta. Una storia, quella del castello di Magliano, in parte simile a quella di Barolo, dove la comunità si è sempre impegnata per promuovere al meglio il proprio maniero. Unire le forze con la Barolo & Castles Foundation significa oggi puntare a gestire al meglio il nostro patrimonio architettonico, storico e culturale e assicurargli un futuro ancora più solido».

La Barolo & Castles Foundation ad oggi gestisce il castello comunale di Barolo con il WiMu – Museo del Vino; il castello comunale di Roddi con lo spazio espositivo dedicato a Giacomo Morra; il castello di Serralunga d’Alba, bene statale afferente al Polo Museale del Piemonte di cui la Fondazione è affidataria dei servizi di gestione e valorizzazione; il WiLa – Wine Labels Collection; il castello comunale di Magliano Alfieri con i due percorsi espositivi che vi sono allestiti, il Teatro del Paesaggio e il Museo delle Arti e Tradizioni popolari – Cultura del gesso.

c.s.