Si chiude domenica 13 ottobre la stagione musicale Suoni dal Monviso, contraddistinta da una lunga serie di appuntamenti musicali nel corso dell’intera estate.
Il momento finale è un autentico concerto di gala, con una produzione “sinfonico corale” che vedrà protagonista l’Orchestra Bartolomeo Bruni della Città di Cuneo, il coro dei Polifonici del Marchesato di Saluzzo (organizzatore dell’intero cartellone musicale) e il coro Mario Panatero di Alessandria.
Ad ospitare il concerto, in programma alle ore 21 (ingresso libero) sarà la stupenda chiesa parrocchiale di Barge dedicata a S. Giovanni Battista; un appuntamento organizzato di concerto con il Comune di Barge e inserito a conclusione delle celebrazioni per il cinquecentenario di Leonardo da Vinci.
Corposo e particolarmente emozionante il programma, che vedrà l’esecuzione del celebre Requiem di Gabriel Faurè e la Sunrise Mass di Ola Gjeilo.
Il Requiem di Gabriel Fauré è una musica di luminosità intensa, di serenità e leggerezza, che scavalca la sofferenza e la morte, le libera dal peso del terrore e dell’angoscia, e le guarda come dal Paradiso, da una prospettiva escatologica, senza pathos, senza fragore. Come se ci fossero soltanto la vita e poi la trasfigurazione. Come se Fauré avesse saltato il buio, il dramma dell’ultimo istante. È un Requiem senza paura, senza dolore.
Parlando della sua opera, un giorno Fauré confidò a un giornalista: «È stato detto che il mio Requiem non esprime il terrore della morte, qualcuno l’ha definito una ninna nanna. Ma è così che io sento la morte: come una liberazione, un’aspirazione alla felicità dell’aldilà, piuttosto che un passaggio doloroso […]. Può darsi che d’istinto abbia anche cercato di uscire dalle convenzioni; da tanto tempo accompagno all’organo servizi funebri. Ne ho fin sopra i capelli. Ho voluto fare un’altra cosa». Le voci soliste saranno quelle del soprano Anna Delfino (che eseguirà l’emozionante Pie Jesu) e del baritono Bruno Pestarino.
La seconda parte del concerto sarà invece dedicata alla Sunrise Mass, un’opera composta dal norvegese Ola Gjeilo fra il 2007 e il 2008.
Pur mantenendo la struttura canonica della Messa, ad ogni movimento è assegnato un titolo in inglese per aiutare il pubblico ad entrare nel senso che l’autore ha voluto dare alla composizione nella sua globalità: un viaggio spirituale e metafisico dal cielo alla terra, attraverso le ricercate immagini sonore diverse per ogni movimento.
“Volevo che l’opera avesse un’evoluzione da qualcosa di impalpabile ed etereo a qualcosa di terreno e concreto; da un’atmosfera nebulosa e incontaminata ad una più emotiva e drammatica. Un viaggio spirituale e una metafora della vita dell’uomo, che dopo la gioia e la spensieratezza dell’infanzia, inevitabilmente si trova davanti difficoltà, conflitti, che devono essere affrontati per poter essere superati.”
Sul podio del direttore il Maestro Enrico Miolano. Nel corso del concerto, spazio anche alle associazioni Ail di Cuneo e Airone di Manta, alle quali è stata dedicata questa edizione del Festival Suoni dal Monviso.
c.s.