Orgoglio, emozione, soddisfazione, strette di mano, applausi e foto destinate a diventare molto preziose.
E’ la magia della premiazione Fedeltà al lavoro e progresso economico, l’evento con cui la Ca­mera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, attraverso la consegna di un riconoscimento, vuole dire il proprio «Grazie!» alle persone che, con l’e­sempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contributo con un costante impegno alla crescita del­l’economia locale.
La 67a edizione, svoltasi nella splen­dida cornice del teatro “To­selli” di Cuneo, ha emozionato un po’ di più delle altre.
Questo perché è stata l’ultima vissuta da presidente dell’Ente ca­merale da Ferruccio
Dar­da­nel­lo che a breve lascerà l’incarico.
«Oggi è la vostra festa, ma è anche un giorno speciale per me», ha detto con un po’ di emozione che ha cercato di stemperare con una battuta: «Potrei scrivere un ro­manzo, dal titolo “Diecimila giorni al servizio della comunità”. Per me si chiude una stagione lunga 27 anni, in cui ho amato e servito questa terra come meglio ho po­tuto. Devo ringraziare chi ha la­vorato con me in tutto questo tem­po: siamo stati capaci di creare una squadra che ha costruito tanto. è il ventisettesimo anno che vivo la giornata della premiazione della Fedeltà al lavoro in Granda, e ogni volta è sempre una grande emozione: in questo gioiello che è il teatro “Toselli”, è tutto ancora più speciale».
Di fronte a una schiera di rappresentanti di istituzioni e del tessuto economico della provincia, il presidente Dardanello si è rivolto agli imprenditori che poco dopo ha premiato: «Grazie per quello che avete realizzato e costruito con il vostro lavoro. Questa è la vostra festa, la giornata in cui, forse per la prima volta, ricevete un grazie dalla comunità, una stretta di mano, una foto che custodirete con orgoglio tra i ricordi più cari. Grazie agli uomini e alle donne delle nostre imprese, quelle donne a cui dobbiamo tantissimo, perché spesso sono state esse le vere amministratrici delle aziende, oltre che delle nostre case. Siete un esempio di serietà, impegno, lavoro e umanità: se chi verrà dopo di voi raccoglierà il vostro esempio, la comunità potrà guardare al futuro con grande ottimismo».
Poi la solita, entusiastica e coinvolgente dichiarazione d’amore per la Granda: «La storia della no­stra terra è difficile da spiegare all’esterno, a chi prima ci guardava con ironia, senza trattenere u­na risata, e che adesso ci osserva con invidia. Siamo gente che ha sempre vissuto la propria esistenza con valori comuni importanti. Siamo una comunità operosa che non si è mai arresa nelle difficoltà e che è diventata un mo­­dello studiato nelle università. Una terra al confine dell’impero che è riuscita ad acquisire credibilità, diventando la locomotiva dell’Ita­lia per alcuni àmbiti economici. è stato un percorso lungo che abbiamo fatto sempre con la no­stra consueta ritrosia e riservatezza. Ma oggi dobbiamo essere consapevoli di essere una terra con enormi potenzialità e sempre più ambìta per il mondo. Io sono ottimista per natura, ma sono sicuro che, se continueremo a lavorare insieme in questa direzione, avremo ancora tante stagioni di successo».
Tutti gli intervenuti hanno avuto un pensiero per Ferruccio Dar­da­nello: il sindaco di Cuneo e presidente della Provincia, Federico Borgna («è lui l’anima di questo evento»), il senatore Giorgio Ber­gesio («è emozionante essere qui in un giorno così speciale») e il presidente della regione, Alberto Ci­rio, il quale lo ha definito «un ambasciatore del nostro territorio», aggiungendo un aneddoto: «Ferruccio è una delle poche persone che quando mi chiama, non mi parla dell’oggi e del domani, ma di quello che potrà accadere tra vent’anni. Perché lui è capace di guardare lontano».
Cirio si è poi dedicato ai tanti imprenditori presenti: «Sono felice e orgoglioso di essere partecipe di questo evento: è uno di quegli appuntamenti da cui si traggono fiducia e forza e si impara molto, perché voi ci insegnate tanto tutti i giorni con il vostro impegno, il vostro lavoro e la vostra umanità. Voi siete l’impulso che ci consente di guardare po­sitivamente al futuro, ma è la politica che oggi deve fare di più. Se la classe politica fosse all’altezza della classe imprenditoriale di questo territorio, avremmo molti meno problemi. In Regione lavoriamo per semplificare e abbattere il muro della burocrazia: faremo il possibile, mettendoci tutto il nostro impegno per provare a essere alla vostra altezza».
Hanno ritirato diplomi e medaglie ben 148 “fedeli al lavoro” dei quali “IDEA” ha pubblicato i nomi la scorsa settimana.
Alla ribalta sono stati chiamati anche il nuovo “Cuneese nel mondo”, Angelo Gaja, e i sette destinatari dei “Sigilli d’oro”.