Pagamenti Pac 2015, Confagricoltura Cuneo: “Troppe le aziende che non hanno ancora ricevuto nulla”

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“Tantissimi nostri imprenditori non hanno ancora ricevuto i fondi comunitari per il pagamento della Pac 2015. Ritardi, disfunzioni, inefficienze, procedure complesse della macchina burocratica stanno danneggiando le aziende agricole cuneesi”.

È l’allarme lanciato dalla Confagricoltura di Cuneo che chiede interventi urgenti da parte delle Istituzioni per colmare i ritardi nelle erogazioni dei sostegni Pac da parte dell’organismo pagatore, in particolare per le aziende dei territori montani, che ad oggi non hanno ancora incassato nulla.

 

“Il calcolo dei valori definitivi dei titoli Pac, necessario per procedere con i versamenti, doveva avvenire entro il 1° aprile ma, anche se i titoli sono stati pubblicati, non sono ancora definitivi per colpa di molte incertezze sul calcolo delle superfici ammissibili – proseguono dall’organizzazione agricola -. Così ci sono aziende che non hanno neppure ricevuto acconti o sono state costrette ad anticipare di tasca propria le spese per il 2016 perchè Agea è ‘impantanata’ nel calcolo dei titoli definitivi. E pensare che la riforma della nuova Pac è stata approvata nel 2013”.

 

In particolare, risultano errori nel calcolo della Riserva Nazionale zona montana. “Chi ha la propria azienda ubicata in pianura ha ricevuto il pagamento relativo ai soli titoli di base, ma non la quota relativa al greening, che ammonta al 50,16% del percepibile, se è interessato dall’obbligo – aggiunge Confagricoltura Cuneo -. Le uniche aziende ad aver percepito il 100% sono le aziende esenti da greening, se non sono in montagna. Da quanto ne sappiamo, stante la mancanza di dati definitivi sui titoli da parte di Agea, i saldi della Pac 2015 non vengono pagati dai funzionari di Arpea (Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura), anche per paura di incorrere in errori nell’erogare le somme agli agricoltori”.

 

Confagricoltura Cuneo si interroga, dunque, su quale fine abbiano fatto le promesse di “rilancio dell’agroalimentare italiano” che hanno accompagnato la presentazione dei programmi Campolibero, Agricoltura 2.0, e se la tanto sbandierata semplificazione della Pac precompilata (“basterà un click per inviarla ad Agea”, fu annunciato dal Governo) non si riveli altro che un’ulteriore illusione per il mondo agricolo. “Non possiamo chiedere agli agricoltori efficienza e competitività senza avere un pari riscontro dalle Istituzioni”, conclude la Confagricoltura provinciale.