Le Fiamme Gialle della Compagnia di Cuneo, a seguito di un indagine delegata dalla locale Procura della Repubblica per una presunta bancarotta fraudolenta distrattiva, hanno recentemente concluso una verifica fiscale nei confronti di una società operante a livello europeo nel settore del “trasporto merci su strada”.
L’attività ispettiva, supportata anche da alcuni elementi informativi derivanti da un pregresso accertamento fiscale dell’Agenzia dell’Entrate di Cuneo, ha consentito di scoprire un vero e proprio sistema ben collaudato di registrazione contabile delle fatture che ha consentito alla società verificata di sottrarre, tra il 2010 e il 2013, I.V.A. all’Erario per oltre 1,5 milioni di euro.
Alla luce degli importanti rilievi formulati i finanzieri, dopo aver proceduto alla denuncia all’Autorità Giudiziaria del rappresentante legale della società per violazione dell’art. 4 del D.Lgs. 74/2000 (Dichiarazione Infedele), hanno altresì eseguito la misura cautelare del “sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente” di sei beni immobili e quote societarie, per un valore che supera 1,5 milioni di euro, riconducibili all’imprenditore e catalogati quali “profitto” del reato commesso.
Gli atti redatti sono stati quindi trasmessi alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Cuneo, competente per il recupero dei tributi evasi e l’irrogazione delle relative sanzioni amministrative.
Tali interventi ispettivi sono orientati a contrastare il sommerso d’azienda non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti ai bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche perché consentono di arginare l’illegalità e l’abusivismo nel sistema economico a tutela degli imprenditori che rispettano le regole.