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Sì è tenuta ieri sera lunedì 28 ottobre,la riunione dei soci della Pro Loco, che a scadenza del mandato ha indetto il cambio di direttivo. La scadenza dei termini per la candidatura al nuovo direttivo era entro giovedì 24, in quel giorno le candidature erano sei, gli stessi che poi si sono presentati ieri durante la riunione.
Inizialmente il direttivo uscente ha fatto il punto della situazione facendo riferimento ai dati contabili, i quali risulterebbero aver accumulato un debito non indifferente, non imputabile ad una cattiva gestione, bensì ad eventi fortuiti come può accadere in tutte le feste di paese,a d esempio una serata di pioggia durante una manifestazione.
Quello che è emerso durante la riunione, è la poca collaborazione all’interno di un paese di circa quattromila abitanti, il quale dovrebbe essere unito per un unico obiettivo, ma che a detta di qualcuno dei presenti, non partecipa molto neanche alle manifestazioni organizzate.
Dopo quasi due ore, il nuovo direttivo, preoccupato dal debito accumulato dalla precedente Proloco, dopo essersi consultato in un’altra area, ha deciso di mettersi in gioco e provare a risanare il buco creato dalla precedente amministrazione.
Non sono state molte le dichiarazioni rilasciate dalla nuova amministrazione la quale non ha ancora deciso la distribuzione delle cariche all’interno del direttivo, rimandata a martedì 5 novembre alle ore 21.
Il nuovo direttivo è così composto: Enrica Calvetti, Elia Tevino, Enrico Paschetta, Franca Ribodetto, Perotto Sonia, Perotto Matteo, Costanzo Santo, Flavio Ghilardo, Giampiero Palmero.
Piena la collaborazione da parte del direttivo uscente, il quale si è reso disponibile, nei limiti del possibile, ad aiutare durante le varie feste, senza richiesta alcuna di compenso.
L’impressione è stata quella di una squadra uscente molto unita, che non si è mai fatta spaventare da nulla, ed ha sempre guardato avanti, senza chiedere aiuto al comune, il quale annualmente sborsa una somma di denaro a favore della Proloco, cercando di risanare quanto più possibile il debito con la sola forza delle proprie capacità.
L’ormai ex presidente Flavio Ghilardo, risponde così: “Non mi sembra corretto chiedere al comune di riparare cose che abbiamo creato noi, mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni che purtroppo dipendono anche da mille fattori esterni, ma chiedere al comune vorrebbe dire non prendersi le proprie responsabilità, e non è mia abitudine“.
Attenderemo quindi la riunione di martedì 5 novembre per scoprire il ruolo che assumeranno i membri in entrata in questa nuova gestione, e gli obbiettivi che andranno a caratterizzare il direttivo riformato.
