Venerdì 8 novembre, il Festival EstOvest arriva a Saluzzo. Alle 21.00, la sala Verdi della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale ospiterà uno dei numerosi appuntamenti dell’iniziativa dedicata alla musica classica contemporanea.
Così Vicino, così Lontano, è questo il titolo dell’incontro ispirato al trentesimo anniversario della caduta di Berlino.
Protagonisti il violoncello del talentuoso interprete Michele Marco Rossi e la voce della scrittrice Esperance H Ripanti che ricorderanno il grande evento che ha cambiato la Storia tramite alcuni dei suoi personaggi, alcuni compositori noti e altri artisti ancora da scoprire. Dall’ebreo russo Schnittke che giunse in Germania dopo la caduta del muro, al tedesco Henze che dopo la seconda Guerra mondiale la abbandonò per l’Italia.
Da chi visse gli anni della guerra dall’altra parte del muro, divenendo un eroe del mondo intero, Prokof’ev, al nostro poeta che ha dedicato versi e musica contro la guerra, De André. Tutti figli musicali del grande Johann Sebastian Bach.
Lo spettacolo sarà riproposto domenica 1 dicembre all’Accademia di Musica di Pinerolo.
Michele Marco Rossi
Classe 1989, Michele Marco Rossi ha già alle spalle più di cento prime esecuzioni assolute e nazionali di nuova musica. Con un vasto repertorio di ruoli da solista, in ensemble e in formazioni cameristiche, ha preso parte alla realizzazione di nuovi lavori scritti da compositori di tutto il mondo e di diverse generazioni, dalle più grandi firme internazionali ai giovani emergenti, contribuendo all’ampliamento del repertorio musicale dei nostri giorni non solo in termini numerici ma anche dal punto di vista delle possibilità creative.
Con il successo del debutto da solista in Biennale di Venezia (“un programma pirotecnico fatto apposta per esaltare le straordinarie qualità di strumentista e performer del violoncellista romano”, Il Giornale della Musica; “M.M.R. ha dimostrato con un programma sapientemente disegnato come il violoncello e i violoncellisti abbiano conquistato nuovi territori…un magnifico temperamento” Neue Zürcher Zeitung), Michele Marco Rossi porta sulla scena una forte e nuova dimensione teatrale unita alle caratteristiche strumentali: musica vocale, un inedito repertorio di teatro strumentale, trascrizioni, rielaborazioni performative sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano il suo repertorio da concerto, che copre più di 500 anni di musica e che è in continua espansione.
Per lui hanno scritto e stanno scrivendo nuove musiche per violoncello solo alcune delle firme italiane più importanti tra cui Ivan Fedele, Fabio Vacchi, Alessandro Solbiati, Filippo Perocco, Valerio Sannicandro, Fabio Cifariello Ciardi, Fabrizio De Rossi Re, Pasquale Corrado, Maurilio Cacciatore.
Sta portando avanti una tournée di recital da solista in continua evoluzione per luoghi, caratteristiche e programmi: Istituto di Cultura di Parigi, Istituto di Cultura di Madrid, Biennale di Venezia, Bologna Modern, Accademia Filarmonica Romana, Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, Mittelfest (Cividale del Friuli), Tempo Reale (Firenze), Festival di Musica Contemporanea Italiana (Forlì), Filarmonica Laudamo Messina, Società dei Concerti di La Spezia, Associazione Riccitelli (Teramo), Amici della Musica di Modena, Amici della Musica di Trapani, Musica Insieme Panicale, Curva Minore (Palermo), Festival Piatti (Bergamo), Associazione Filarmonica Umbra, Magdeburg (Germania), ChoeleChoel (Argentina).
Nel 2018 Michele Marco Rossi debutta da solista a Darmstadt, invitato a suonare all’interno degli storici Internationale Ferienkurse für Neue Musik. Da solista e insieme ad altri artisti o in ensemble, collabora e partecipa alle prime esecuzioni di musiche di compositori da tutto il mondo: Salvatore Sciarrino, Helmut Lachenmann, Krzysztof Penderecki, Klaus Huber, Enno Poppe, Arturo Fuentes, Unsuk Chin, Noriko Baba, Hannes Kerschbaumer, Rune Glerup, Pasquale Corrado, Jay Schwartz, Maurilio Cacciatore, Kenji Sakai, Alessandro Sbordoni, Eduard Demetz, José Manuel Serrano, Gabriele Cosmi, Orazio Sciorino, Mauro Cardi, Francesco Antonioni, Lorenzo Troiani, Paolo Aralla, Lucio Gregoretti, Alessandro Manzoli, Riccardo Panfili.
Nel 2017 tiene la prima esecuzione assoluta di “Adagio e Minuetto variati” per violoncello e orchestra di Goffredo Petrassi (“il giovane violoncellista romano si conferma un eccellente virtuoso, particolarmente attento alla musica moderna”, Il Giornale della Musica), con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da M. Angius, e la prima esecuzione italiana di “Dioscuri” per due violoncelli e orchestra di Ivan Fedele, come primo violoncello solista con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
Insieme a solisti, gruppi e direttori tra cui Giovanni Sollima, Francesco Dillon, Daniele Roccato, Ensemble Modern, Ensemble Prometeo, PMCE, Fontana Mix, Accroche Note, Flame Ensemble, Ensemble Chromoson, ContempoArt Ensemble, I Solisti Aquilani, Marco Angius, Vladimir Ashkenazy, Michele Marco Rossi si esibisce in stagioni e sale come la Biennale di Venezia, Witten Newcomer Konzert, Berlin Philarmonie Kammermusik Saal, Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro Argentina, Cité de la Musique et de la Danse Strasbourg, Ravello Festival, Transart (Bolzano), Wiesbaden Kurhaus, I Concerti del Quirinale su Radio 3, Festival Pontino, Festival dei Due Mondi di Spoleto, London Ear Festival.
Michele Marco Rossi si diploma al Conservatorio di Perugia con il massimo dei voti e la lode, segue corsi di musicisti come Dillon, Roccato, Pichler (Alban Berg Quartet), Quartetto di Cremona, Trio di Parma. Approfondisce il repertorio barocco con Gaetano Nasillo, Kristin von der Goltz e Marco Ceccato, il repertorio contemporaneo con l’Ensemble Modern come vincitore della borsa di studio per la International Ensemble Modern Academy a Francoforte e con Lucas Fels (Arditti Quartet), quindi si diploma nuovamente con il massimo dei voti e la lode ai Corsi di Alto Perfezionamento di Santa Cecilia sotto la guida di G. Sollima, e nel 2017 vince il posto per il Postgraduate presso l’Universitat Art Mozarteum di Salisburgo con E. Bronzi.
Dedito alla sperimentazione e alla ricerca continua su nuovi repertori, tecniche e possibilità artistiche e strumentali, porta avanti anche progetti di musica antica su strumenti originali, spettacoli di teatro d’avanguardia, collaborazioni da coautore, realizzando ogni anno nuovi programmi e proposte poliedriche.
Esperance H Ripanti
Esperance Ripanti nasce ne 1991. Dopo gli studi liceali, frequenta l’Università di Trento seguendo l’indirizzo Studi Internazionali. In seguito segue gli insegnamenti di Storytelling & Performing Arts presso la Scuola Hölderlin di Torino.
Le sue attività, malgrado la giovane età, hanno multiple finalità, culturale, sociale, artistica.
Per l’evento “Festival Panafricano” presso il Museo dell’Ex Carcere “Le Nuove” (TO) col patrocinio di Regione Piemonte, Inps Direzione Regionale del Piemonte, Città metropolitana di Torino, Città di Torino, Circoscrizione 3 della città di Torino, Circoscrizione 7 della città di Torino, Comitato regionale per i Diritti Umani, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Per l’evento “CreativAfrica” (Torino) progetto di Centro Piemontese di Studi Africani, Renken e Musica 90 in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema di Torino e Cinema Massimo, Associazione AMECE, Associazione EquiLibri d’Oriente, Associazione extraNation, CIPMO, Università degli Studi di Torino, Slowfood.
Tra il 2016 ed il 2018 è Caporedattrice della rivista “Africana” coordinata dal Centro Studi Africani Piemonte, è inoltre redattrice di articoli e organizzatrice del piano editoriale 2016/2017.
c.s.