Ieri, 27 novembre 2019 la Guardia di Finanza di Torino ha proceduto alla perquisizione dell’abitazione di una famiglia facente capo a un personaggio di rilievo della comunità sinti residente nel campo di Carmagnola. L’atto di indagine è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Asti nell’ambito di un’inchiesta per fatti di truffa e riciclaggio.
L’intervento di polizia giudiziaria è stato effettuato nel contesto di una più ampia operazione di sicurezza compiuta dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza – con impegno di oltre 100 agenti, militari ed unità cinofile per l’individuazione di esplosivi e la ricerca di denaro contante – anche nei campi di Asti e Alba – coordinate dalle Prefetture di Torino, Asti e Cuneo d’intesa con la Procura della Repubblica di Asti. Nel contempo sono state effettuate anche altre perquisizioni d’ordine dell’Autorità Giudiziaria.
Nell’ambito dell’attività effettuata in Alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno proceduto al sequestro di materiale di interesse investigativo. In particolare, nel corso delle perquisizioni delegate effettuate dai Carabinieri della Compagnia di Alba presso alcune unità abitative del locale campo nomadi, è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro materiale presumibilmente utilizzato per la contraffazione delle targhe di autoveicoli e un petardo di fabbricazione artigianale.
L’uomo che aveva nella sua disponibilità questi manufatti è stato denunciato per “ricettazione e fabbricazione o detenzione di materiale esplodente”. In un’altra abitazione dello stesso campo venivano rinvenute e sequestrate alcune borse da donna di note marche, probabile provento di furto.
c.s.